Quando si parla del gen. Orlando Lorenzini bisogna ricordare che le medaglie hanno sempre due facce, sennò a Sant’Anna di Stazzema non occorre più presentarsi. Su L’Alpino di ottobre 2015 e febbraio 2016, il gen. B. Tullio Vidulich prima e il direttore del nostro giornale Bruno Fasani di seguito, volendo scagionare il magg. Gennaro Sora dall’eccidio di Caia Zeret dell’11 aprile 1939, addossavano la responsabilità proprio al gen. Lorenzini come comandante dei granatieri di Sardegna e superiore del magg. Sora. In questo momento di revisionismi storici è utile, per non perdere la memoria, che gli alpini sappiano.
Claudio Landi
Caro Claudio, visto che non desidero passare da Sant’Anna di Stazzema con auto blindata, sono andato a rileggermi le lettere “incriminate”. Soprattutto faccio riferimento alla mia risposta in cui dicevo che la pattuglia che usò il gas era un reparto speciale a disposizione del governo generale, ossia del viceré e del Capo di Stato Maggiore. Operativamente dipendevano dal gen. Ugo Cavallero e dal col. Orlando Lorenzini. Affermare questo non consente ad alcuno di attribuire responsabilità decisionali al col. Lorenzini e tantomeno al col. Sora.