Le cariche ANA sovraesposte?

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    Qualche considerazione sui numeri de L’Alpino dedicati alle ultime Adunate. L’Adunata è un evento davvero importante, legato alla memoria, all’affermazione dei valori civili e sociali ed è una grande festa non solo per gli alpini. Il carattere che più la definisce è la coralità, intesa come partecipazione, unione di intenti, di sentimenti, di gesti e di ricordi. Facendo un’analisi dei numeri dedicati alle ultime Adunate ho notato quella che definirei una sovraesposizione di immagine delle cariche ANA. L’evento è di tutti gli alpini.

    Orazio Rosso Cittadella (PD)

    La tua lettera mi ha fatto riflettere e ho chiesto alla redazione de L’Alpino di fare un’indagine. Statisticamente hai ragione. Ciononostante ti posso assicurare che lo sforzo di tutti noi è fare informazione della vita associativa e dell’Adunata. Senza lustrare gli stivali a chicchessia. Certo, quando c’è una cerimonia importante sono presenti i vertici dell’ANA e non ritengo corretto oscurarli. Mi rincresce che l’impegno di tutti noi a presentare la città ospitante, la sequenza di incontri, a fornire le informazione destinate ai partecipanti, i commenti di collaboratori esterni, a sintetizzare l’evento in una ventina di pagine di sole foto non bastino a trasmettere la percezione che la conduzione del nostro mensile è lineare, senza condizionamenti o cedimenti. Un caso raro, se non unico, di assoluta indipendenza editoriale nel panorama dei periodici nazionali a grande tiratura. Per questo è un punto d’onore fare un giornale degli alpini, per gli alpini.

    Pubblicato sul numero di maggio 2010 de L’Alpino.