La seconda volta di Asti

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    Allo scoccare delle 9 arriva il benvenuto alle penne nere, giunte da tutta Italia, sulle note della fanfara della Taurinense, accanto alla Compagnia d’onore del 2º Alpini. Il fragore che segue è tutto per loro. Sguardi tesi e gesti all’unisono: a colpire sono la fierezza degli alpini in armi inquadrati e l’esecuzione, come sempre impeccabile, fra la compostezza di chi sfila e il rincorrersi dinamico dei fotografi che inseguono lo scatto migliore. 

     

    Percorrendo con i passi della mente le strade dentellate di colori, bandiere e gonfaloni di Asti balzano subito agli occhi i volti dei curiosi affacciati alle finestre di casa e dagli uffici. E più ci si addentra nei ricordi, tra le arterie di un ‘corpo’ pieno di vita, come gli alpini del resto, più ogni elemento impreziosisce l’immagine di piazza San Secondo gremita per il suo omaggio al Tricolore che dà ufficialmente il via all’89ª Adunata: «Oggi il tempo se ne sta ‘sollevato’ – queste le parole dello speaker che riprendono la tregua della pioggia di quei giorni – una cornice che rimarca l’arrivo degli alpini ad Asti».

    Il sole si è visto assai di rado, ma la compagnia degli alpini ha scaldato indubbiamente gli animi dei presenti. È un avvenimento decisivo che si rinnova a distanza di 21 anni da quando il territorio trovò per la prima volta l’amicizia e la dedizione degli alpini intervenuti in occasione dell’alluvione del ’94 per portare i primi soccorsi e proprio come accade quest’anno, un raggio di sole.

    Dopo l’alzabandiera è la volta di rendere gli onori al Labaro dell’Ana decorato di 216 Medaglie d’Oro cui fa seguito nello schieramento anche il vessillo della Sezione di Asti, memore di un’annata d’intenso fervore per via dei preparativi e il gonfalone della Provincia. Il tutto alla presenza del generale C.A. Federico Bonato, Comandante delle Truppe Alpine e del Presidente dell’Ana Sebastiano Favero che passano in rassegna il picchetto armato del 2º Alpini.

    Terminato il momento dell’alzabandiera gli animi così come gli sguardi sono stati rivolti alcuni metri più in là, al monumento ai Caduti sito in piazza 1º Maggio, dove le autorità hanno reso omaggio a coloro che accomunati dallo stesso triplice colore hanno dato la vita per il Paese. Sotto a un volto mesto trapuntato di aureo raccoglimento è stata deposta la corona d’alloro alla presenza del Presidente Favero.

    Ireneo Alessi

    lalpino@ana.it