Dedicato al nostro “papà”

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    In occasione del centenario della morte del generale Giuseppe Perrucchetti, da tutti conosciuto come il papà degli alpini, la Sezione di Milano e il Gruppo di Cassano d’Adda hanno organizzato una serie di eventi commemorativi che hanno avuto il culmine domenica 17 aprile. Una bella anticipazione c’è però stata sabato 9 con l’inaugurazione della mostra dedicata al generale, curata da Giuseppe Martelli, Francesco Testa e dagli alpini di Cassano, seguita dalla conferenza dal titolo “Giuseppe Perrucchetti e Armando Vitali, dall’Aquila Asburgica alla Croce Sabauda: patrioti per l’Italia unita”, curata da Marco Galbusera e Dario Riva.

     

    L’overture canora, il venerdì successivo, ha proposto una serata di cori alpini nella chiesa di Santa Maria Immacolata e San Zeno. Il coro brigata alpina Tridentina e il coro alpino Orobica hanno dato vita ad un emozionante concerto, in un clima molto suggestivo, ricco di significato. “Sul cappello”, “La leggenda del Piave” sono solo alcuni dei canti che per qualche ora hanno permesso alle emozioni di toccare il cielo.

    In questa atmosfera domenica 17 aprile si sono ritrovati all’ammassamento tanti alpini per rendere omaggio al fondatore delle Truppe Alpine: c’erano ben 101 gagliardetti e 20 vessilli sezionali. Dopo l’omaggio alla tomba del generale e al cippo ai Caduti, un lungo corteo si è snodato per le vie di Cassano d’Adda, animato dalla fanfara di Ombriano, dalla banda della Scuola militare Teuliè e dalla banda musicale di Cassano d’Adda. Il rullo dei tamburi, il Trentatré e gli alpini che marciano al passo ci portano in un magnifico clima di emozioni difficili da dominare.

    Arriviamo in chiesa; il colpo d’occhio è sensazionale, una miriade di gagliardetti occupa la navata centrale. Durante l’omelia monsignor Giansante Fusar Imperatore rendere onore a Perrucchetti e agli alpini che sempre, senza mai nulla chiedere, sono pronti a dare una mano a chi ne ha bisogno. La Messa si conclude con la “Preghiera dell’Alpino” e il commovente “Signore delle Cime”, intonato dal coro Ana di Melzo. Se prima era difficile controllare le emozioni, ora vibrano le corde del cuore, tutti seguono il coro con uno sguardo su verso il cielo, dove Perrucchetti, ne siamo certi, ci sta guardando.

    Sfilando gli alpini raggiungono piazza Perrucchetti per l’alzabandiera, la deposizione della corona, l’onore ai Caduti e le allocuzioni ufficiali. L’alzabandiera è sempre un momento toccante; solo se si è fieramente innamorati dei nostri valori e del nostro cappello si può essere orgogliosi di restare fermi immobili sull’attenti a cantare il nostro Inno con un brivido che percorre la schiena. Smarrito quell’attimo di commozione prendono la parola le varie autorità intervenute, il Capogruppo di Cassano d’Adda Roberto Semini, il Presidente della Sezione di Milano Luigi Boffi, il sindaco di Cassano d’Adda Roberto Malviglia, il gen. C.A. Giorgio Battisti e il Presidente nazionale Sebastiano Favero.

    Tema comune dei discorsi ufficiali è stato l’omaggio a Perrucchetti, con uno sguardo verso il futuro, per fare in modo che quanto ci ha lasciato prosegua nel tempo. Il Presidente sezionale Boffi ha parlato a “papà Perrucchetti”: «Se oggi fossi in mezzo a noi saresti orgoglioso dei tuoi alpini!». Gli fanno eco il generale Battisti e il Presidente Favero, ribadendo l’importanza della presenza degli alpini e dei loro valori nella vita di oggi.

    Daniela Barindelli

    dany-88–@hotmail.it