Ho avuto il piacere di intervenire durante la proiezione del film La seconda via, nella prestigiosissima sala Koch di palazzo Madama, sede del Senato, prima pellicola dedicata agli alpini durante la ritirata in Russia. Film che fa seguito ai tantissimi libri che ci hanno narrato questi tragici eventi e che resterà quale strumento per ricordare e fare memoria, da inserire nel gigantesco patrimonio di storia e valori morali che abbiamo il dovere e l’obbligo morale di trasmettere ai giovani per passare loro il testimone.
Testimone che a nostra volta abbiamo preso dai reduci, come Carlo Vicentini e Nelson Cenci (ricordati con una intervista dopo i titoli di coda), o Valentino Di Franco, con i quali abbiamo passato per anni intere giornate avendo il privilegio di ascoltare, spesso con un groppo in gola, il loro ricordo di quei tragici momenti. Nel portare il saluto di tutta l’Ana che ha supportato sin dall’inizio questa iniziativa, ho ricordato come in questo momento in tutta Italia per la prima volta venisse celebrata, a livello nazionale, la “Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli alpini”, quest’anno in forma solenne non a caso a Brescia, dove l’Ana ha costruito la scuola Nikolajewka, la più grande struttura per la disabilità fisica esistente nel nostro Paese.
Durante queste giornate ci sarà un grande coinvolgimento di giovani, che come precedentemente detto e ampiamente dimostrato, per noi hanno un ruolo fondamentale; ruolo previsto anche dalla legge approvata alla Camera e in Senato, praticamente all’unanimità, che verrà celebrata ogni anno il 26 gennaio. Un voto che ci riempì ovviamente di orgoglio per quanto l’Ana fa da sempre per il nostro Paese, non solo con la sua Protezione civile, ma in ogni occasione in cui è chiamata ad intervenire, motivo per il quale le nostre penne sono un simbolo da sempre di solidarietà e vicinanza alla popolazione.
C’è poi il grande progetto dei Campi scuola che lo scorso anno ha coinvolto in tutta Italia centinai di giovani che ne sono usciti entusiasti e con un patrimonio non solo di attività imparate, ma soprattutto di valori come l’amicizia, la condivisione e il rispetto. Era la sede giusta per ricordare che l’Ana chiede, oggi più che mai, l’introduzione di un periodo a servizio per la Patria, svolto in forme condivise, basato principalmente sul servizio alla comunità con compiti di protezione civile ma anche con la possibilità di scegliere di entrare nei reparti in armi. Sapendo che in aula c’era anche una rappresentanza di presidi di importanti scuole della Capitale, ho suggerito come La seconda via meriti di essere proiettato nelle scuole superiori.
Relatori della giornata, aperta con il saluto del senatore Gasparri e chiusa con quello del presidente del Senato La Russa, oltre al sottoscritto, sono stati i produttori del film e il regista Alessandro Garilli. Ho infine ricordato come alpini in armi e in congedo siano due facce della stessa medaglia e come nel 2022 abbiano svolto numerose attività per i 150 anni del Corpo degli alpini, invitando il gen. Ignazio Gamba ad un saluto nel quale ha accennato alla storia e alla attuale operatività dei nostri reparti in armi.
Federico di Marzo