Caro direttore, non sono un praticante, ma a me non dà fastidio anzi mi emoziona sentire (purtroppo di solito ai funerali) la Preghiera dell’Alpino. È un testo che ha una storia, un suo significato, che fa parte della storia d’Italia e degli alpini. Sono rimasto sorpreso durante una escursione vedere sotto il Monte Croce (Cainallo, Lecco) la lapide con la Preghiera dell’Alpino epurata in modo “politicamente corretto”. Se è stato un atto vandalico la preghiera va rimessa come era, se invece si tratta di opera autorizzata, vorrei sapere da chi.
Vincenzo Campanella
Caro Vincenzo non praticante (ti voglio bene lo stesso però!) ho visto le foto che hai mandato. La mia impressione è che la preghiera sia stata accorciata, non epurata. Resta infatti la frase di solito contestata, quella che dice di benedire le nostre armi. L’idea che mi sono fatto è che si sia sforbiciato per stare dentro lo spazio disponibile. Che poi bastava ridurre il corpo delle parole, mi dirai tu. Ed hai perfettamente ragione.
