Il desiderio di riscrivere la storia del Corpo degli alpini in inglese è partito dalla Sezione Gran Bretagna in particolare dal suo Presidente Bruno Roncarati e dall’alpino Fabrizio Biscotti, desiderio che si è fatto strada tramite il “ministro degli esteri” nonché vice Presidente nazionale, Marco Barmasse.
Una prima idea prevedeva di riassumere, in un nuovo volume, la storia degli alpini dalla fondazione ad oggi per poterla diffondere alle Sezioni all’estero, dalla Gran Bretagna all’Australia, dal Canada agli Stati Uniti, tramandando così alle future generazioni degli alpini della cosiddetta “seconda naja” (che ormai a fatica parlano l’italiano), le gloria e le gesta del Corpo degli alpini, come recita l’articolo 2 dello Statuto. Un progetto affascinante e soprattutto mai tentato che vedrà la luce nel 2022, in occasione del 150° anniversario di costituzione del Corpo, redatto da uno storico riconosciuto, con foto e documenti inediti, che ripercorre la storia dal 1872 fino alle recenti missioni di pace all’estero e all’impegno degli alpini in occasione dell’attuale pandemia.
Ci siamo ritrovati in una video conferenza per parlarne; personalmente sono stato coinvolto come responsabile della commissione Centro Studi. Sono seguiti altri incontri sempre on line e una volta imbastita una prima bozza, l’abbiamo presentata al Presidente Favero, entusiasta dell’idea. Il volume che si vuole realizzare intende presentare ad un pubblico internazionale gli aspetti principali della storia d’Italia, della storia degli alpini e dell’Ana: storie che si intrecciano, per questo l’intenzione non è di trattarle separatamente ma di scriverne come fossero una.
Ampio spazio verrà riservato alla sezione iconografica: illustrazioni, fotografie e documenti inediti raccolti dal Centro Studi e, in aggiunta, immagini fornite dal Comando Truppe Alpine (che ha assicurato la sua disponibilità) e dallo Stato Maggiore dell’Esercito. Il testo verrà poi proposto a un editore commerciale riconosciuto dal mercato editoriale anglosassone che ne garantirà la diffusione nel mondo e la vita editoriale. Individuato un traduttore di madrelingua inglese con esperienza storico militare, per la traduzione del testo dall’italiano, ho presentato il progetto alla commissione Centro Studi che ha condiviso l’iniziativa; il Consiglio Direttivo Nazionale nella seduta dell’11 dicembre scorso lo ha approvato all’unanimità dando mandato al sottoscritto di seguirlo sino alla sua conclusione prevista nella primavera del 2022, in occasione dei 150 anni della costituzione delle Truppe Alpine.
Per la realizzazione del progetto era poi fondamentale raccogliere l’adesione di un autore di prestigio e di esperienza che conoscesse bene sia la storia militare sia la nostra realtà associativa. Gli anni di collaborazione in occasione del centenario della Grande Guerra e del centenario dell’Ana con il professore Nicola Labanca, presidente del Centro Interuniversitario di Studi e Ricerche Storico Militari, mi hanno suggerito di rivolgermi nuovamente a lui che ha accolto con entusiasmo l’idea coinvolgendo anche Filippo Masina, ricercatore, che ormai da un lustro collabora con l’Ana. Dunque: avanti alpini! Un altro importante tassello verrà aggiunto alla nostra storia ultracentenaria.
Mauro Azzi