Egregio direttore, come noto il Governo italiano ricorre, ancora una volta, agli alpini con la nomina del generale Francesco Paolo Figliuolo a commissario per l’emergenza pandemica. Al di là della specifica preparazione di cui l’alto ufficiale è accreditato, si può pensare che la scelta del Presidente del Consiglio Mario Draghi abbia valutato anche il vincolo formativo che lo lega agli alpini quindi all’Ana che, a sua volta, ha già ampiamente dimostrato di saperci fare con la pandemia. Vedi ospedale di Bergamo e non solo. In sostanza l’unione fa la forza. Di qui la mia soddisfazione per la nomina.
Renato Angonese, Gruppo di Caltrano, Sezione di Vicenza “Monte Pasubio”
La nomina del generale Figliuolo che aspettiamo… in fila per poter intervistare, ci onora indubbiamente come Corpo degli alpini. Ma non prima di tutto per l’alto incarico ricevuto, quanto per la qualità della persona, per la sua capacità professionale dimostrata nella sua carriera e per la capacità di una grande empatia umana che lo ha portato ad arrivare dove è arrivato. Una storia che ci dice come siano gli uomini a rendere grandi i posti e non viceversa.
