La montagna unisce

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    Può esserci dialogo tra soldati in congedo di Corpi militari che un tempo, nelle varie guerre se le sono date di santa ragione? I fatti dicono di sì. I partecipanti al congresso tenutosi in Polonia nella cittadina di Polanica-Zdrój, sede della scuola da montagna militare e del 22º battaglione di fanteria da montagna dei Carpazi, hanno convenuto quanto sia importante la condivisione di momenti in cui si mettono a fuoco le varie tematiche dei soldati di montagna.

    La sospensione della leva rimane il problema primario per i rappresentanti associativi di molte nazioni, ma non solo, i tagli ai bilanci della Difesa, l’affievolimento di ideali tra i giovani e lo scarso legame tra militari in congedo e non, con i civili. Nella nostra realtà gli alpini in armi o in congedo non possono lamentare gli scarsi rapporti con le istituzioni o la popolazione, anzi! Le altre problematiche invece sono comuni.

    La delegazione italiana ha intrattenuto il dialogo e i rapporti con tutte le rappresentanze presenti al congresso, ricordando, tra le altre cose, il sacrificio dei polacchi a Monte Cassino, in un passaggio della relazione del Segretario generale Renato Genovese. Importante e puntuale è stato il lavoro organizzativo svolto dal sodalizio di casa, guidato dal ten. col. Wojciech Lyszkiewicz, Presidente dell’Associazione polacca: l’ospitalità in tutti i suoi risvolti è stata molto apprezzata, così come l’intenso programma che ha permesso diverse visite e momenti di approfondimento sul territorio.

    I delegati italiani hanno messo sul tavolo alcune proposte interessanti, quali la partecipazione di rappresentanti associativi di altre nazioni alle Alpiniadi e il ripristino della Giornata Ifms in forma aggregativa, al di là della forma istituzionale. Il dibattito si svolgerà ora nelle rispettive sedi nazionali, per poi venire finalizzato via mail in tempi brevi. La strada da percorrere è ancora molta, ma il concetto è alto, in montagna molte barriere ideologiche cadono, rimangono il desiderio di pace e collaborazione, al netto di fatiche, sacrifici e tribolazioni cospicui, le pendenze orografiche uniscono anche in questo. Il momento ufficiale ha visto la concessione di attestati di merito ad alcuni associati.

    Per l’Italia è stato premiato il Presidente nazionale Sebastiano Favero per la sensibilità dimostrata nei confronti della federazione. L’anno prossimo sarà il turno della Germania, motivatissimi i tedeschi, si preparano già da ora ad accogliere le delegazioni. L’Italia, tramite la nostra Associazione sarà ben rappresentata e supererà lo sperone delle differenze linguistiche, perché la montagna unisce.

    Mario Rumo