Julia, amore senza fine

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    Il 15 ottobre 1949 è stata disposta la ricostituzione della brigata Julia dai disciolti reparti della gloriosa Divisione, decimata al rientro dalla Campagna di Russia. Si parla di ricostituzione perché già dal 1926 al 1935 la Julia ha operato nella configurazione di Brigata, per poi essere rinominata 3ª divisione alpina Julia.

    In questi 70 anni di storia, dal 1949 ai giorni nostri, la brigata si è distinta e fatta apprezzare sia per le partecipazioni alle operazioni di soccorso a favore delle popolazioni civili duramente colpite nelle pubbliche calamità (Vajont 1963, Friuli 1976, Irpinia 1980 e terremoto del 2016 del centro Italia), sia per aver preso parte alle Missioni Internazionali sotto egida Onu e Nato (Albania, Kosovo, Afghanistan e Libano). In questo periodo del 2019 è al comando dell’Operazione “Strade Sicure” a Roma, nel Raggruppamento “Lazio-Abruzzo”, agli ordini del gen. Alberto Vezzoli, 44º comandante della Julia.

    Il comando Brigata, la Sezione di Udine e il Gruppo di Lignano Sabbiadoro hanno organizzato una ricca serie di incontri, mostre, dibattiti, sfilate e cerimonie, che hanno avuto svolgimento il 30, 31 agosto e il 1º settembre scorsi a Lignano Sabbiadoro, durante uno splendido weekend di sole e caldo di fine estate. Parecchi turisti italiani e stranieri, tantissimi curiosi ma soprattutto migliaia di alpini della Julia, si sono ritrovati per una mini Adunata triveneta, all’insegna dell’affetto per il loro reparto e per incontrare e riabbracciare i tanti e tanti commilitoni, con qualche chilo in più, e molti capelli in meno, ma sempre animati dallo spirito goliardico, che contraddistingue i giovani di vent’anni.

    La fanfara della Julia, biglietto da visita della Brigata, complesso musicale tra i più noti e prestigiosi dell’Esercito italiano ha intrattenuto il pubblico nelle piazze principali e lungo le vie di Lignano. All’interno del municipio, il saluto ufficiale dell’amministrazione comunale e la consegna, da parte del sindaco Luca Fanotto al gen. Vezzoli, delle chiavi della città in uno dei momenti più emozionanti della tre giorni lignanese. Molto partecipate anche la Messa e la tavola rotonda, organizzata dal comando Brigata e presentata dal giornalista Tony Capuozzo sul tema “Julia, ieri… oggi… domani”. Illustri ex comandanti come il gen. C.A. Claudio Mora, già sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito da poco non più in servizio attivo, hanno illustrato i compiti assegnati e gli impegni della Julia nelle missioni internazionali alle quali ha preso parte negli ultimi anni, sottolineando come le penne nere si siano sempre fatte apprezzare da tutti i colleghi degli eserciti stranieri.

    Presenti in sala, assieme al gen. Vezzoli, i gen. D. Bellacicco e Gamba vice comandanti delle Truppe Alpine e anche i gen. C.A. Mazzaroli e Rossi in quiescenza da qualche anno. Il gen. C.A. Paolo Serra, già comandante della missione Unifil in Libano, impegnato all’estero, ha inviato un video messaggio che è stato trasmesso in sala. Domenica mattina la grande sfilata: in migliaia le penne nere da tutto il Friuli Venezia Giulia, da parecchie Sezioni del Triveneto e della Lombardia. Il Labaro dell’Ana, i vessilli e i gagliardetti hanno riempito le strade di Lignano e gli alpini hanno sfilato fino quasi a toccare la sabbia sul lungomare che la rende così affascinante. Toccante per tutti il passaggio dei reduci: anche se sempre meno e sempre più anziani, loro sono sempre presenti.

    Massimo Blasizza