La mia naja senza penna

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    Caro direttore, pur essendo nato a Borgotaro, appennino tosco-emiliano, zona di reclutamento alpino ed avendo avuto il mio imprinting il 9 settembre 1943, non ho fatto l’alpino. Lo sono diventato. Quel giorno, avevo 7 anni, capitarono nella frazione di Valdena sei alpini e tre muli, provenivano dal Passo della Cisa. Degli alpini ricordo solo un nome: Mario Agostini da Meano di Trento. I muli erano Nina, Dondolo e Pallido. Mia madre aveva annotato i nomi su una busta “par avion”, residuo di una lettera della zia emigrata in Francia. Nel 1985, nel vecchio granaio in disuso, dove aveva dormito Mario per una settimana, trovai una “gamella” – così lui la definì – con inciso nome e cognome. Rintracciato tramite L’Alpino gliela ritornai. E fu festa. Durante il pellegrinaggio a Rossosch, per l’inaugurazione dell’Asilo conobbi la valenza universale dell’alpinità e scelsi l’Ana per farne parte. Il tempo, tiranno, corre veloce scavalcando la sequenza degli anni senza remissione. E… ottanta. Non più Protezione Civile. Migliaia sono gli alpini incontrati, centinaia con cui ho cantato; altrettanti con cui ho condiviso il lavoro, il rancio, il riposo. Mi sorprendo a pensare che sono pochi coloro che ho abbracciato per il commiato, pochi anche quelli a cui ho detto ciao, ci vediamo. Tutto sommato sono troppo pochi, solo i più intimi, quelli di cui detengo un riscontro. Puoi riservarmi una cortesia? Trovarmi un angolino dove ubicare, anche con caratteri minuscoli, le impressioni naive del mio primo impegno con la Protezione Civile Ana. Pregnante mi è il desiderio di rendere partecipi coloro che le hanno generate. Grazie.

    Bruno Ostacchini

    Caro Bruno, mi scrivi questa lettera come accompagnatoria di una tua riflessione. La trovo bellissima, bella come la riflessione che mi mandi sull’alpinità. Mi affascina perché racconta vicende passate capaci di incidere sulla vita di un bimbo di 7 anni. In secondo luogo perché tu scrivi benissimo. Lo spazio non mi consente di pubblicare su questo numero il lungo pezzo sugli alpini. Ma ti assicuro che ne farò uso adeguato. Per ora grazie.