L'Oro alle Olimpiadi del 1936

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    La ringrazio per la recensione del mio libro Gli invincibili della neve apparsa nel numero di giugno. Lei ha espresso, senza giri di parole, la sua opinione sulla dimenticata medaglia d’Oro olimpionica di Garmisch nel 1936. Se il CIO ha deciso così per le prove dimostrative non rimane che accettare, ma ciò non toglie che alle recenti Olimpiadi di Torino gli organi di informazione avrebbero dovuto dare spazio a quell’evento che, pur dimostrativo, non costò meno fatica di quelli ufficiali.

    Benito Mazzi Santa Maria Maggiore (VB)

    Quando sentii il commentatore della cerimonia di apertura a Torino citare come prima medaglia d’Oro dell’Italia alle Olimpiadi quella di Nino Bibbia nello skeleton (slittino individuale) osservai che la prima medaglia era quella del quartetto militare a Garmisch del 1936. Avanzai a chi di dovere le mie rimostranze ma mi fu detto che la prova non era ufficiale per cui la medaglia era solo di benemerenza. Sarà, ma io continuo a essere convinto che la vittoria resta e che essa è vanto dell’Italia e dei suoi alpini. Il resto è silenzio.