L'Adunata di Bassano

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    Nel numero de L’Alpino del dicembre 2006 manifestavo le mie perplessità sull’Adunata di Bassano, città troppo piccola, poco viabile e poco ricettiva. Devo dire ora con soddisfazione, e ne sono veramente felice, di aver commesso un clamoroso errore. Ho vissuto una delle adunate più belle cui ho partecipato. Bravi alpini di Bassano e, spero, non me ne vogliate.

    Gian Paolo Cazzago Ospitaletto (BS)

    Già prima dell’Adunata avevo deciso di inviarti le mie impressioni per segnalare i disagi causati dalla carenza di energia elettrica nei campeggi 30 e 32, ma a fronte di una bellissima Adunata voglio solo segnalarti il comportamento di quelle famiglie che domenica pomeriggio all’ammassamento, vedendoci stanchi ed assetati per la lunga attesa sotto il sole, hanno pensato di metterci a disposizione gratuitamente le loro scorte idriche ed enologiche. Un’anziana signora mostrava a noi che sfilavamo la foto di un alpino ventenne, classe 1921. Avrei voluto fermarmi e dirle: Il suo ragazzo è con noi .

    Giuliano Meneghini gruppo Valdonega (VR)

    Vorrei esternare il mio sentimento di profonda delusione verso gli organizzatori dell’ultima adunata. Le aree di parcheggio degli autobus non erano collegate con le navette. Non si tiene conto che ci sono sempre più persone anziane. L’Alpino sarà invaso da lettere di ringraziamento a Bassano per l’ospitalità ricevuta, io ne gradirei una di scuse. Andrea Virla Complimenti per l’organizzazione dell’Adunata. L’assenza di trabiccoli ci ha permesso di gustare la musica, i canti e la compagnia. Purtroppo la maleducazione di pochi ha contribuito a riempire le strade di bottiglie e bicchieri vuoti. Qualche cestino in più sarebbe stato opportuno. Il Grappa, in mancanza di navette, l’abbiamo raggiunto grazie ai tassisti di Bassano (onestissimi).

    Francesco Camurati gruppo di Gassino (TO)

    Tanto di cappello ai fradis di Bassano per aver organizzato quest’ultima. Bravi e grazie anche alla popolazione di Bassano e dei paesi coinvolti. Un problema si è sentito molto: navette quasi inesistenti. Renato Beltrame Se lo spirito che si respirava a Bassano prevalesse dal primo all’ultimo cittadino italiano, l’Italia sarebbe il Paradiso Terrestre! Complimenti, grandiosa Adunata.

    Armando Sella gruppo Chiampo (VI)

    Manifestazione molto bella a Bassano, organizzata bene e inserita in un contesto pieno di fascino e storia. Fatto molto discutibile: a circa duecento metri dalla tribuna d’onore ho visto strappare, fuori dalla sfilata, diverse persone colpevoli solamente di non avere la nappina sul cappello.

    Manuel Bonassi

    Giunto da Como a Bassano per l’Adunata fui colto da un attacco di ernia inguinale. Trasportato all’ospedale, operazione immediata. Ciò che voglio ricordare, insieme alla gentilezza e alla tempestività di aiuto prima da parte di un farmacista, poi dei volontari della Croce Rossa, dei medici del presidio e di chi mi ha trasportato all’ospedale, è la professionalità e soprattutto l’umanità del Reparto chirurgia, al settimo piano dell’Ospedale di Bassano.

    Francesco Introzzi

    Desidero esprimere il mio grazie a tutti coloro che hanno riunito ed accolto a Bassano tante persone accomunate da un solo, grande e inimitabile ideale: essere Alpino . Già comandante del gruppo Agordo, rivedere la caserma Monte Grappa , ricordare il giuramento solenne, le cerimonie civili e militari, il congedamento sul Ponte e incontrare tanti amici, ha destato in me grandi emozioni. Congratulazioni a tutti coloro che hanno collaborato per il risultato grandioso di un’adunata da ricordare per sempre.

    Gen. B. (ris) Roberto Bergero

    Volevo congratularmi per l’Adunata di Bassano del Grappa. È stata ottimamente organizzata. Un complimento a tutti i volontari, gentilissimi e cordiali fin dall’entrata in città: bravi e anche grazie! Non ero mai stato a Bassano in vita mia: ho scoperto una splendida cittadina e dei bei posti. Numerose e calorose mamme con bimbi e nipoti al seguito, ma anche tanti, tanti giovani. Davide Cerimonia sul Grappa, sistema in tilt. Nessuna indicazione per raggiungere Villa Negri dove partivano gli autobus. Da Romano d’Ezzelino, tre chilometri per arrivare in centro. Rare le navette e prese d’assalto. Cerimonia sul Grappa maestosa e toccante. L’arrivo della Bandiera di guerra da brivido. Spettacolo nello spettacolo, un bimbetto di cinque anni cantava a squarciagola l’inno nazionale senza sbagliare una parola. La nostra sfilata, un momento magico. Mi manca Bassano, con qualche disagio sì, ma un calore umano palpabile.

    Stefano Camplani Terzano (Vallecamonica)

    Prima di tutto vorremmo ringraziare tutti gli abitanti di Bassano e soprattutto i gruppi e le sezioni della zona per l’accoglienza e la meravigliosa coreografia riservateci. Gente cordiale, simpatica, disponibile, sorridente, insomma il massimo che potevamo aspettarci. Un neo: ai punti tappa gli addetti erano impreparati. Avremmo dovuto trovare una navetta, dopo quaranta minuti di attesa scopriamo che la nostra parte dalla parte opposta di Bassano.

    Alberto Alberti di Cortina, Lorenzo Gassa di Savona, Mario Carlo Romagnoli di Genova.

    Sono amica degli alpini e ho sempre sentito parlare di adunate e della gioia che danno. Quest’anno ho potuto capire perché. L’adunata di Bassano è stata meravigliosa; ricca di colori, gioie, emozioni ma soprattutto ricca di penne nere. Una piccola città ha richiamato molti alpini fedeli alla Patria e memori dei sacrifici di chi ha saputo difendere il proprio Paese. Grazie a tutti.

    Laura Finato gruppo di Possagno (TV)

    Ci è sembrato doveroso in questa circostanza dare voce agli utenti dell’Adunata, alpini e partecipanti. Manca, per ovvie ragioni, quella dei bassanesi che è stata raccolta da giornali e televisioni locali: entusiastica. Che Bassano si portasse addosso il marchio doc dell’alpinità non c’erano dubbi. Il resto lo hanno saputo fare gli alpini. Non rinunciando a brontolare, ovviamente.