Incontro dei veci del btg. Belluno, anni 1940 43

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    Ho creduto mio dovere venire oggi fra voi a dire la Messa per ringraziarvi di quanto avete fatto per la mia Opera e per aver dato un senso alla vostra vita di cittadini, di soldati e di uomini di fede , ha detto don Luigi Vian, direttore di alcune case di accoglienza, tra le quali quella di Fontanelle (Treviso), una ex casa colonica ristrutturata dagli alpini trevigiani in cinque anni di fine settimana, lavorando per 56mila ore con tutta la loro genialità e competenza di costruttori, ma soprattutto tanto entusiasmo.
    Questo uno dei momenti che hanno caratterizzato l’incontro annuale dei veci del battaglione Belluno 1940 43, quest’anno organizzato a Onigo paese della pedemontana trevigiana, da Francesco Cattai già presidente della sezione di Treviso, ufficiale di quel battaglione, classe 1915. Com’è tradizione, il discorso ufficiale è stato tenuto dal ten. col. Vittorio Girotti, anch’egli di 88 anni, che ha rievocato con parole accorate quando sulle montagne d’Albania, sul Bregianit, sul Tomori, sul Goliko, si combatteva una guerra di posizione, male equipaggiati, ma capaci di resistere ad una pressione dei greci che avevano decimato interi reparti di fanteria e di camicie nere . Lassù, nelle trincee di quegli aspri monti sono sgorgati pieni di malinconia e di nostalgia per il paesello lontano, quei canti Da Udin siamo partiti in Grecia destinati , o l’altro tragico Sul ponte di Perati , canzoni alpine della stessa matrice di quelli nati in Cadore o sul Grappa nella prima guerra mondiale .
    Giornata piena di tanti sentimenti per quei reduci, tutti ormai ultra ottantenni, da onorare perché sono il patrimonio della nostra Associazione. Loro, i veci , hanno intenzione di esserlo ancora per molto: due veci ufficiali, quasi novantenni, lasciandosi, si sono dati appuntamento per il 2004 in una località bellunese per un nuovo raduno.

     

    Mario Dell’Eva