In ricordo di Giorgio

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    Ora che è “andato avanti”, mi sento autorizzato a superare la sua naturale, ostinata riservatezza e ricordare alla grande famiglia alpina, l’alpino Giorgio Francia, il sottufficiale cui era affidato il camion che il 25 luglio del 1954 è precipitato al Passo Gavia causando la morte di 18 alpini. Sopravvissuto alla tragedia insieme ai due autisti, ne è rimasto profondamente segnato per tutta la vita. Negli anni immediatamente successivi al tragico evento si è sentito in dovere di raggiungere fisicamente quasi tutte le famiglie delle vittime, per manifestare loro la sua solidarietà. Nel 1975, poi, ha eretto prima una croce e poi anche un piccolo altare sulla vetta della Becca di Nana o Falconetta (3.010 m.), che separa la Val d’Ayas dalla Valtournanche. A partire dalla stessa data (1975) ha fatto in modo che il 14 agosto di ogni anno venisse celebrata una Messa a ricordo dei suoi 18 commilitoni e dei caduti della montagna, celebrazione che raccoglie in vetta anche 300/400 persone. Ora che lui è “andato avanti”, l’intenzione di tutti gli amici della Falconetta/ Becca di Nana è di continuare la tradizione. Per questo mi è sembrato doveroso scrivere queste righe: anzitutto per ricordare un alpino “doc” che – come vuole il dna alpino – senza ostentazione ha onorato degnamente i Caduti, ma anche per invitare chi può a salire lassù, sulla Falconetta, il prossimo 14 agosto. Dunque… arrivederci!

    Don Giuseppe Biancardi

    Grazie don Giuseppe di questa segnalazione, che rende onore agli alpini caduti, ma anche a Giorgio Francia che ha mostrato senza parole lo spessore del suo animo e della sua coscienza morale.