In memoria di Parazzini

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    La cappella dell’università Cattolica Sacro Cuore a Milano martedì 20 giugno era piena di gente. Tanti alpini. Spiccavano il comandante delle Truppe Alpine, gen. C.A. Ignazio Gamba, Sebastiano Favero, presidente nazionale con gran parte dei consiglieri, Antonio Abate presidente della Fellowship rotariani alpini, con il suo consiglio nazionale, alcuni rotariani del Club di Magenta e i familiari e amici di Giuseppe “Beppe” Parazzini. L’occasione era speciale. A due anni dalla scomparsa, infatti, l’Ana, la Sezione di Bergamo e la Fellowship rotariani alpini nel suo ricordo hanno istituito una borsa di studio su “La sostenibilità e la montagna”.

    Il rito religioso ha aperto la cerimonia. Ad officiare la Messa mons. Angelo Bazzari, presidente onorario della Fondazione don Carlo Gnocchi. Durante l’omelia ha tratteggiato l’elogio funebre per Beppe e ha ricordato i tratti distintivi della sua figura. La Preghiera dell’Alpino è stata letta da un commosso past president Corrado Perona. Al termine le parole dei presidenti Antonio Abate e Sebastiano Favero e del gen. Gamba. Tutti con l’intento di «ricordare l’uomo e interpretarne la volontà di contribuire e favorire nei giovani lo sviluppo di quei valori che sono la base di una società rispettosa dei diritti umani e dell’ambiente». Poi la consegna delle due borse di studio: la prima, 3.000 euro, a Stefano Tornaghi, la seconda, 2.000 euro, a Xheni Gavoci.

    Questo primo anno ha visto in tutto nove lavori presentati dagli studenti. Beppe dal Paradiso di Cantore sarà stato sicuramente contento e con il suo accattivante sorriso avrà alzato il calice brindando con chi ora gli è vicino, felice ed entusiasta che il suo ricordo sia anche rivolto ai giovani ai quali lui ha sempre tenuto molto: come uomo, come alpino e come rotariano. Iscritto al Rotary Club Magenta, di cui è stato presidente nel 1988, in 35 anni di appartenenza ha saputo coniugare sapientemente i valori degli alpini e del Rotary, mettendo al servizio della Fellowship rotariani alpini la sua preziosa esperienza. Dal 1998 al 2004 è stato indimenticato presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini.

    Giorgio Gianuzzi