In cattedra a Biella

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    Il 1º marzo scorso presso l’auditorium di Città studi 400 ragazzi delle scuole superiori biellesi hanno partecipato ad un incontro-dibattito con i Presidenti nazionali che si sono succeduti alla guida dell’Ana negli ultimi 21 anni: Giuseppe Parazzini, Corrado Perona e il Presidente in carica, Sebastiano Favero. Si è così concretizzato uno dei tanti progetti di collaborazione che la Sezione di Biella sta portando avanti da tempo con gli istituti superiori del territorio. Tutto iniziò nel 2015 quando venne proposto al Liceo classico e all’Istituto per geometri di fornire alla nostra testata sezionale articoli scritti dai ragazzi da inserire nella pagina destinata al ricordo della Grande Guerra. A seguire vennero coinvolti gli alunni dell’Istituto tecnico agrario nella progettazione e nella successiva realizzazione di un’aiuola, la cui gestione era stata affidata agli alpini dall’ospedale di Biella. Questa collaborazione era nata sulla base dell’alternanza scuolalavoro, così come del resto il concorso di idee proposto al liceo artistico per la realizzazione del manifesto relativo al 42º campionato Ana di sci alpinismo in programma nel primo fine settimana di marzo. Ma mentre gli episodi precedenti non coinvolgevano contemporaneamente più istituti, l’occasione per ampliare il numero di scuole contemporaneamente interessate ci venne fornita dall’Assessorato alla cultura del Comune di Biella che lo scorso anno si rivolse alle penne nere per coinvolgere le scuole della città nelle celebrazioni per il Centenario della fine della Grande Guerra. La proposta degli alpini, subito accettata, consentì di fare una serie di conferenze su quella parte di storia che i libri non raccontano, mettendo in particolare evidenza come il territorio locale visse in tempo di guerra. Le lezioni, erano rivolte ai ragazzi delle classi quinte ed erano un compendio al programma di storia che sarebbe stato portato all’esame di maturità. Quando il Centro Studi sezionale iniziò a valutare le attività che si potevamo promuovere in occasione del Centenario dell’Associazione, risultò fondamentale il coinvolgimento delle scuole superiori biellesi. Il pensiero di un dibattito che potesse mettere a confronto i ragazzi con un personaggio autorevole dell’Associazione venne fin da subito. La persona più indicata per rappresentare l’Ana sembrò Corrado Perona. Ma da cosa nasce cosa, l’idea si ingrandì e grazie alla presenza in quei giorni di Sebastiano Favero a Oropa per il campionato di sci, si pensò di coinvolgere lui insieme a Parazzini. Si trattava poi di preparare le scuole all’incontro e coinvolgerle. Sulla falsa riga di quello che era accaduto l’anno prima pensai ad una serie di conferenze sul tema “I cent’anni dell’Ana, vissuti parallelamente alla storia nazionale”. Tre dei quattro Istituti di Istruzione superiore risposero positivamente all’invito. Nel mese e mezzo che precedette l’evento tenni le conferenze previste nell’Aula magna di ciascun istituto parlando della nascita dell’Ana, del periodo fascista, della guerra e della ricostruzione arrivando così fino ai nostri giorni con le attività di Protezione Civile, la sospensione del servizio di leva e la nascita degli “amici degli alpini”. Il lungo cammino intrapreso ha condotto a inizio marzo quando gli alunni delle classi terminali del liceo classico, scientifico, artistico e degli istituti tecnici commerciale, agrario e geometri, accompagnati dai loro insegnanti e dai loro dirigenti scolastici, hanno partecipato all’incontro i nostri Presidenti. Dopo il saluto alla Bandiera e l’Inno nazionale cantato da buona parte della platea è iniziato il dibattito. Nel suo intervento Parazzini ha posto l’accento su due aspetti importanti della sua presidenza: la prima di un non reduce e durante la quale si sia dovuto affrontare la scelta del Parlamento di sospendere la leva obbligatoria. Ribadendo come sia necessario che ragazzi di ambo i sessi dedichino un periodo della propria vita alla Patria ha ricordato: «Mentre tutti vanno a Roma a manifestare per difendere i propri diritti gli alpini vi si sono recati per difendere il dovere, sancito dalla Costituzione, di difendere la propria Patria». Sottolineando la capacità dell’Associazione di prodigarsi in favore degli altri, Perona ha parlato degli interventi di solidarietà che l’Ana ha realizzato durante la sua presidenza: dall’Abruzzo con i cantieri di Fossa, alla Casa per Luca, all’asilo di Casumaro. Il Presidente Favero ha posto l’accento sui numeri dell’Associazione, che conta circa 350mila iscritti tra alpini, amici e aggregati. La nostra forza però non sta solo nei numeri ma nella capacità di rispondere alle esigenze della Nazione, citando il Libro Verde. L’Associazione si rivolge con fiducia ai giovani perché vede in loro il futuro dell’Italia, noi possiamo essere la loro guida perché siano al servizio con orgoglio della Patria. Il tutto si è svolto davanti ad una platea interessata, tanto che non sono mancate le domande da parte dei ragazzi: dal significato della penna sul cappello, al ruolo degli alpini nei due conflitti mondiali, per arrivare agli amici degli alpini. In chiusura è arrivata la proposta di Parazzini di intonare “Sul cappello”. I ragazzi, prima titubanti, spiazzati dall’invito, hanno risposto con sempre maggiore slancio. Il saluto finale di Favero ha concluso un incontro di incredibile suggestione, soprattutto per la capacità di trasmettere pensieri e valori da parte dei nostri rappresentanti lasciando ai presenti temi importanti su cui riflettere. Questo il lusinghiero commento di uno dei presidi presenti: «Complimenti per la mattinata e per il vostro impegno. Sono sicuro che ai ragazzi siate riusciti a trasmettere la vostra passione, la vostra dedizione ma soprattutto il senso di servizio per la nostra Patria».

    Paolo Racchi