Lo scorso 13 marzo in Commissione Difesa della Camera si è svolta un’audizione informale relativa alla proposta di legge per l’istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino. L’Ana ha partecipato con il Presidente nazionale Sebastiano Favero, accompagnato dal Consigliere nazionale e delegato dell’Ana in Roma Federico di Marzo. Si tratta di un importante momento, un grande riconoscimento (come dice il testo) “verso quel simbolo, la penna nera, motivo di orgoglio per la storia militare d’Italia” e, come sottolineato dal Presidente nel suo intervento, senza distinzione fra alpini che in passato hanno fatto la storia del nostro Paese, gli alpini oggi in armi e gli alpini in congedo che quotidianamente e in ogni occasione collaborano ogni volta che le circostanze lo richiedono con la popolazione e le istituzioni. Il testo della proposta presentata è il linea con le parole pronunciate da Favero nel suo intervento: uno spirito di Corpo unico, uomini sempre a disposizione per ogni esigenza, una comunità legata al territorio, presente con le sue Sezioni, i suoi Gruppi, le sue manifestazioni, sempre pronta ad aiutare non solo nel corso della calamità naturali ma in quelle tante grandi e piccole esigenze che nascono quotidianamente. Viene ricordata anche l’operatività continua fra personale militare e i nostri volontari, la nostra organizzazione di Protezione Civile e quanto in passato siamo stati capaci di fare: dal Vajont al Friuli, dall’Irpinia al Molise, da L’Aquila al recente terremoto nell’Italia Centrale. Il testo sottolinea l’importanza dell’iniziativa “considerando l’amore che gli italiani hanno sempre manifestato per gli alpini e quello che gli alpini hanno sempre manifestato per l’Italia…” come motivazione principale dalla quale nasce, che è importante sottolineare è portata avanti da tutti i gruppi parlamentari. E si basa sulla memoria, ma, e per noi non è irrilevante, “per promuovere i valori che incarnano gli alpini nella difesa della sovranità e dell’interesse nazionale e nell’etica della partecipazione civile, della solidarietà e del volontariato”. Per il nostro Presidente è stata anche un’ottima occasione, oltre a ricordare a sua volta chi siamo e cosa facciamo, per allargare il discorso su tutte le iniziative in corso di collaborazione con le Forze Armate, ma principalmente sulla ferma volontà della nostra Associazione di portare avanti il ripristino di un periodo di servizio obbligatorio dei giovani a favore della Patria nelle modalità che la politica vorrà individuare. La data scelta non è a caso: il 26 gennaio, il giorno di Nikolajewka, in ricordo di una delle più importanti e gloriose battaglie che videro in prima linea il Corpo d’Armata Alpino nel 1943. Quel “Tridentina avanti” verrà così ricordato per sempre, tutti gli anni e in tutta Italia non solo con le nostre manifestazioni, ma ufficialmente da tutti e in tutto il Paese! Non è mancato un duro accenno, visto il luogo istituzionale in cui si era, ai ritardi con i quali l’Ana sta portando avanti le opere di ricostruzione nelle zone del Centro Italia, dovute ad inaccettabili e ingiustificabili ritardi per problemi burocratici o incapacità di alcune istituzioni. Pensiamo che per tutti noi l’ufficialità di questa iniziativa oltre ad essere un grande riconoscimento e un grande traguardo, sarà molto utile anche per supportare le tante altre iniziative che l’Ana sta portando avanti su tutti gli altri fronti.
f.d.m.