In aiuto agli studenti

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    Lo scorso dicembre un contingente di 25 volontari della Protezione Civile del 2º Raggruppamento, attivato dall’unità operativa di Protezione Civile della Regione Lombardia, partì alla volta di Nonantola (Modena), in aiuto alla popolazione locale colpita dall’alluvione. Durante l’intervento i volontari si resero conto che il locale Istituto Comprensivo “Fratelli Cervi” aveva subito un danno irreparabile alla dotazione informatica. Appresa la notizia, la straordinaria macchina della solidarietà, propria della grande famiglia alpina si mise in moto: il Presidente della Sezione di Varese, Franco Montalto, propose di finanziare il riacquisto della strumentazione andata perduta, raccogliendo il consenso e il sostegno delle Sezioni di Modena, Bergamo, Milano e Monza.

    A poco più di cinque mesi da quei giorni difficili, il 21 maggio scorso, il progetto ha avuto compimento: la scuola di Nonantola ha ricevuto in dono nuovi computer e attrezzature che hanno restituito agli studenti gli strumenti di studio che erano stati resi inservibili dall’inondazione. La dirigente scolastica dell’istituto, Anna Valentini, ha accolto gli alpini e ha consegnato loro un diploma, quale gesto di riconoscenza per il dono ricevuto. Erano presenti Ettore Avietti, coordinatore del 2° Raggruppamento e della Colonna Mobile della Regione Lombardia, Giovanni Ferrari, allora Presidente della Sezione di Bergamo, Luigi Boffi, allora Presidente della Sezione di Milano e i Presidenti delle Sezioni di Monza, Modena e Varese, Roberto Viganò, Vittorio Costi e Franco Montalto, tutti accompagnati dai rispettivi coordinatori sezionali di Protezione Civile.

    «Si chiude così il ciclo del bene e della concretezza – ha commentato Franco Montalto – dall’emergenza al ritorno alla pienezza dello studio e del lavoro. Gli alpini, con buona volontà, sono accorsi per sostenere chi era nel bisogno ma non hanno esaurito il loro sforzo con l’emergenza, anzi, con gli occhi di chi guarda alla vita con speranza, hanno voluto portare a termine il compito che era stato loro affidato con un gesto di affetto e vicinanza concreta. Oggi le ragazze e i ragazzi di Nonantola hanno compreso che gli alpini considerano soddisfatto il loro mandato solo quando, da un intervento di protezione civile, sanno ottenere un gesto formativo che traduce l’amor di Patria in uno slancio verso un futuro migliore».

    Stefano Meroni