BIELLA – Espressione alpina

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    Inizio maggio, di questo 2021 ancora flagellato dalla pandemia: tempo sereno, aria fresca di una giornata che le previsioni davano incerta… nulla di eccezionale per il nostro biellese, ma poi, un bel pomeriggio di sole, accompagnati da una brezza leggera che soffia dalle nostre montagne, ci si avvia alla sera. Lo scenario è di una piazza centrale, Piazza Duomo, in omaggio alla cattedrale della nostra città che ne chiude uno dei lati maggiori.

    Siamo nel cuore della parte vecchia di Biella Piano e viene ufficialmente presentata e donata ai biellesi e a tutta l’Italia alpina, l’opera monumentale che un alpino, Paolo Barichello, ha voluto dedicare alla tenacia, al coraggio e all’umiltà dell’uomo alpino e che ha voluto denominare Espressione Alpina. Un’opera monumentale, una penna di ben sedici metri in cui i nomi delle venti Regioni che compongono il nostro Paese si intrecciano e si supportano in un unicum che vuole rappresentare quella comunione che ne costituisce la forza e in cui noi tutti ci identifichiamo e che altro non è se non la nostra Patria.

    Una bella opera, nata dall’ingegno di un artista che sa usare con una maestria accompagnata e sostenuta da genialità e fantasia mezzi e materiali innovativi creandone, nell’utilizzo sapiente e calibrato, sensazioni forti e grandi emozioni. Molti i convenuti, e non solo alpini. Segno del profondo radicamento che l’Ana ha in un territorio, da sempre alpino e Patria di alpini. Presenti i vessilli e le rappresentanze delle Sezioni piemontesi dell’Ana che hanno voluto farci sentire la loro vicinanza, autorità locali e il vice Presidente nazionale Marco Barmasse.

    La Cerimonia è breve come nella tradizione alpina e delle genti biellesi, ma toccante e densa di significato. Nelle parole delle autorità che si avvicendano, il plauso per la realizzazione di una bella opera e l’augurio che essa possa essere di auspicio a quella ripartenza verso un futuro ancora tutto da costruire, ma che si ricomincia a intravedere. Ripartenza che, proprio un artista con la sua sensibilità, ha voluto sostenere realizzando e donando quest’opera. Il pomeriggio incomincia a lasciar spazio alla sera e al termine di una breve scalata verso la cima della penna eseguita con maestria e leggerezza, viene assicurato, al suo vertice, il Tricolore, simbolo di quell’Italia che, noi alpini, identifichiamo ora e sempre col nome di Patria.

    Espressione Alpina da oggi ci rappresenta un po’ tutti, biellesi, alpini e non, con le nostre aspettative per un futuro meno incerto, il bisogno di ripartire e magari l’avverarsi di un sogno: poter avere a Biella in un futuro non troppo lontano – diciamo nel 2024 – tutti gli alpini d’Italia uniti in un solo abbraccio. Tücc’Ün, tutti uniti, dunque, da subito e con convinzione, guardando sempre e soltanto verso nuovi orizzonti da raggiungere! Claudio Vercellotti