Il virus dell’alpinità

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    Sono rimasto colpito dalle parole di Bruno Ostacchini che ha scritto l’editoriale di luglio e bene avete fatto a pubblicarlo sulla nostra rivista. Le sue considerazioni sugli alpini mi hanno commosso perché le sento nate dal cuore, senza retorica o falso perbenismo, cariche di passione vera verso il nostro Corpo e la nostra Associazione. Sono certo che è il pensiero di tanti italiani, soprattutto nei luoghi in cui gli alpini hanno dimostrato di esserci: dalle zone terremotate, alle alluvioni e non per ultimo durante l’emergenza Covid-19 a Bergamo. Allo stesso tempo mi chiedo però come mai, tanti illustri politici o gli altolocati manager del settore pubblico, chi insomma tira le fila di questa amata Italia e che spesso partecipano e condividono le nostre manifestazioni e i nostri ideali, non vengono però coinvolti dal nostro salutare altruismo alpino. Anzi in questi giorni da nord a sud è un continuo bollettino di politici corrotti, collusi, arrestati o finiti sotto inchiesta, gente che doveva fare gli interessi dei cittadini e che ha pensato solo al proprio profitto. Possibile che dopo tanti esempi alpini non sentano la voglia, l’umiltà, di comportarsi da servitori della Nazione? Sinceramente penso che il giuramento di servire la Patria fatto davanti alla Bandiera non sia finito con il servizio di leva ma ci è responsabilmente rimasto dentro, ed ognuno a suo modo, continua ad aiutare e servire la Nazione. Così fanno gli alpini e così dovrebbe essere anche per coloro che decidono di intraprendere la carriera politica e fare gli amministratori di un popolo. Magari un giuramento pubblico aiuterebbe (oggi è riservato solo ai ministri). Confido in futuro in un “virus di alpinità” che possa contribuire a cambiare certe lucrose mentalità e renderci orgogliosi dei nostri rappresentanti politici come lo siamo degli alpini.

    Giancarlo Megazzini, Gruppo di Ameno, Sezione di Omegna

    Caro Giancarlo, sai perché tra gli alpini prevale l’onestà? Perché quando uno si iscrive sa che non c’è ciccia da portare a casa o benefici di cui avvantaggiarsi. La posta è nota in partenza e non c’è spazio per l’illusione di farci l’affare. Purtroppo chi fa politica spesso lo fa per i vantaggi possibili più che per il valore morale che essa rappresenta.