Il senso dell'unit della Patria

    0
    47

    In tenera età ho partecipato alle celebrazioni del Centenario dell’Unità d’Italia. Frequentavo la seconda media e il nostro preside aveva fortemente voluto portarci in gita a Torino in occasione delle celebrazioni. Ricordo le motivazioni e tutto quanto potemmo vedere in quell’occasione e, soprattutto, il senso e il rispetto per questa nostra Patria. Qualche anno più tardi mi trovai a svolgere servizio di Ordine Pubblico (O.P.) in Alto Adige, zona di San Candido. Non mi sento un eroe. I nostri alloggi erano costituiti da baracche in ferro protette da alte murature, le postazioni protette da sacchetti di sabbia e si montava di guardia con il F.A.L., colpo in canna. Non abbiamo certo fatto l’Italia , ma sicuramente contribuito a mantenerla unita e integra.

    Raffaele Rocchini

    Nella tua lunga lettera oltre che dell’Unità d’Italia e della sua integrità parli anche di entusiasmo incosciente dei vent’anni. Confermo, avendo vissuto le stesse esperienze qualche anno prima di te, che i periodi di O.P. sono stati tra i più belli del servizio militare, anche se faticosi e vissuti in condizioni difficili. In fondo ci bastava il sorriso di una ragazza a riscattare i sacrifici delle guardie nelle gelide notti di quelle valli scure e degli alloggi chiamati più propriamente accantonamenti.

    Pubblicato sul numero di aprile 2011 de L’Alpino.