Il regalo del cappello

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    Sono appena tornato dall’Adunata di Udine, fantastica ben organizzata e ordinata vissuta con entusiasmo da tutti. Vorrei però tornare sul nostro simbolo il nostro cappello di cui più volte si è parlato e disquisito, capisco che possa essere invidiato da molti e ambìto da tanti ma è nostro, mi spiace è nostro, di ogni alpino che ha fatto il militare in questo Corpo dall’ultimo furiere al primo generale, perciò può e non deve essere ceduto a nessuno, così come non può essere confuso con cappelli farlocchi made in China che chiunque porta, il cappello è nostro. A ciò mi aggancio riferendomi al regalo del nostro cappello fatto alla gentile signora Giorgia Meloni nonché nostra presidente del Consiglio: il cappello a lei donato non azzeccava a mio parere niente con il suo titolo, non è un gagliardetto o una medaglia o una targa che poteva essere donata per riconoscenza alla sua partecipazione e al suo titolo, ma il nostro cappello, il nostro simbolo, la nostra vita militare e non solo. Ritengo che a questo punto non si possa più pretendere che gente comune che partecipa alle nostre sfilate non lo calzi se falso o originale perché ricevuto da qualche parente; mi spiace, chi è alpino lo porta con orgoglio chi non lo è si deve adattare a vedere e a rispettare gli alpini anche nei suoi simboli come noi alpini rispettiamo il prossimo e i simboli del prossimo, il cappello è nostro e basta! Questo ovviamente è un parere personale poi se l’Ana affranca questa modalità onestamente non è un problema mio. Vi saluto cordialmente e viva gli alpini sempre, alla prossima Adunata.

    Filippo Oreglia, Gruppo Valle Umbra – Terni, Sezione di Firenze

    Caro Filippo, ho scelto la tua lettera tra le numerose arrivate sull’argomento cappello/Meloni, perché argomentata e soprattutto garbata. Il cappello è e resta un simbolo fondamentale per ciascuno di noi, ma come “marchio” non appartiene all’Ana, bensì all’Esercito. E in quanto tale è stato donato dal comandante delle Truppe Alpine a Giorgia Meloni in qualità di presidente del Consiglio, come in passato è stato donato anche ai pontefici (ad esempio a Giovanni Paolo II e a Francesco). Si è trattato ovviamente di un semplice omaggio delle Forze armate alla figura istituzionale e non certo di una investitura come alpino. Credo che l’on. Meloni, una volta scattate le foto di rito in Adunata per testimoniare la vicinanza del Governo alla realtà alpina, non utilizzerà più il cappello, destinato probabilmente a restare nella sua bacheca dei ricordi. La nostra Associazione era, è e rimane apartitica e anche se l’iniziativa del dono del cappello non è partita da noi, non è corretto mescolare giudizi personali e politici (come alcuni hanno fatto anche con toni inaccettabili) a quelle che sono normali prese d’atto dei ruoli istituzionali.