Il primogenito

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    Com’è noto le Truppe Alpine ebbero origine nel 1872, ma la costituzione effettiva delle prime 15 compagnie avvenne solo nel marzo del 1873. In una situazione di grande ristrettezza economica (legata in parte ai costi dell’Unità d’Italia) per dare vita alla nuova specialità di fanteria si ricorse a uno stratagemma: inserire tra gli allegati del Regio decreto nr. 1056 (dedicato al riordino dei Distretti militari) la costituzione di 15 nuove compagnie “distrettuali” permanenti, ovvero le nostre “compagnie alpine”. Grazie a questo geniale italico espediente nacquero gli alpini, vestiti da distrettuali ma già con il cuore e le gambe della gente di montagna.

    I primi reparti alpini vennero assegnati ai distretti: 40º Cuneo, 41º Torino, 24º Novara, 22º Como, 43º Brescia, 28º Treviso e 30º Udine. Mentre le prime 15 compagnie ebbero la seguente dislocazione: 1ª compagnia a Borgo San Dalmazzo, 2ª a Demonte, 3ª a Venasca, 4ª a Luserna S. Giovanni, 5ª a Fenestrelle, 6ª a Oulx, 7ª a Susa, 8ª ad Aosta, 9ª a Bardonecchia, 10ª a Domodossola, 11ª a Chiavenna, 12ª a Sondrio, 13ª a Edolo, 14ª a Pieve di Cadore e 15ª compagnia a Tolmezzo. In queste pagine abbiamo la fortuna di poter guardare un sopravvissuto di quello che fu il copricapo “zero” degli alpini: il chepì a doppia falda (anteriore e posteriore) in uso alla fanteria a partire dal 1872.

    Questo esemplare, da sottufficiale (gallone argento), porta il fregio del 22º Distretto militare di Como e nella nappina il numero della 12ª compagnia Sondrio. Quest’ultima era costituita nel 1873 da giovani della classe 1852 reclutati a Sondrio, Ponte in Valtellina, Tirano, Grosotto e Bormio. E con zona di impiego e di studio dell’intera Valtellina.

    Juan Carlos Nonne