Il libro della solidarietà

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    Tra gli sguardi incuriositi dei molti turisti giunti in laguna, approfittando di una splendida giornata di sole, una delegazione del Consiglio nazionale lo scorso 20 giugno è giunta a Venezia. Cosa ci facessero lì degli alpini, ben più avvezzi alle alte quote che a “quota zero”, è presto detto: a Venezia c’è la sede del Consiglio della Regione Veneto ed è proprio lì che, quest’anno, si è deciso di presentare il Libro Verde della Solidarietà, vero e proprio biglietto da visita della nostra Associazione. Venezia dunque prima tappa di un percorso che nelle nostre intenzioni ci porterà negli anni a raggiungere le più importanti istituzioni delle Regioni d’Italia che ben conoscono l’impegno e la solidarietà degli alpini, ma che spesso non si rendono conto della sua entità.

    Giunti al prestigioso palazzo Ferro Fini sede del Consiglio Regionale sul Canal Grande, proprio di fronte alla Chiesa della Madonna della Salute, siamo stati accolti con entusiasmo dall’assessore Elena Donazzan che nel suo impegno, prima nella Protezione Civile poi nelle scuole, ha conosciuto direttamente la disponibilità e la concretezza tipica delle penne nere. Dopo una breve visita alle sale del palazzo, ha avuto inizio la presentazione del Libro Verde. Per la Regione erano presenti il presidente del Consiglio Clodovaldo Ruffato con Elena Donazzan ed i rappresentanti dei gruppi consiliari.

    Per l’Associazione il presidente nazionale Sebastiano Favero, il già presidente nazionale Corrado Perona, i vice presidenti Adriano Crugnola, Nino Geronazzo, i consiglieri nazionali Luigi Cailotto, Massimo Curasì, Ferruccio Minelli, Onorio Miotto, Angelo Pandolfo, Giorgio Sonzogni, Mariano Spreafico, il coordinatore della Protezione Civile Giuseppe Bonaldi ed il presidente della sezione di Venezia Franco Munarini. L’ANA ha donato al Presidente del Consiglio una copia del Libro Verde con rilegatura di pregio. Impressionanti i dati. Senza entrare nel dettaglio delle cifre, è bene sottolineare che il valore della solidarietà alpina per il 2012 è quantificabile in quasi 68 milioni di euro, considerando che oltre il 30% dei Gruppi non ha fornito i dati. Perché tutto ciò possa continuare anche per futuro, come ha ben detto il nostro Presidente nel suo discorso, anche i politici dovranno però fare la loro parte.

    Mariano Spreafico