Il cambio del comandante della brigata alpina Julia non è mai un banale avvicendamento di generali: sono tradizioni e valori che passano dall’uno all’altro, sono uomini in divisa o in congedo che rinnovano il loro essere alpini e la loro alpinità .
Con queste inconsuete ma significative parole il generale di C.A. Armando Novelli, comandante delle Truppe alpine, si è rivolto agli alpini in armi e in congedo che presenziavano al passaggio di consegne dal generale Claudio Mora al generale Paolo Serra, nuovo comandante della brigata. E, inconsueta nel suo svolgimento, è stata anche la cerimonia che si è conclusa con una variante imprevista: il generale Novelli ha voluto che gli onori finali che spettavano a lui fossero invece resi al generale Mora. Un segno di stima per l’operato al comandante uscente, che dal 1º settembre avrebbe assunto l’incarico di capo di Stato Maggiore del Comando Truppe alpine.
Il cambio è avvenuto alla caserma Manlio Feruglio, a Venzone, alla presenza della Bandiera di guerra del 3º reggimento artiglieria da montagna di stanza a Tolmezzo e del nostro Labaro scortato dal vice presidente nazionale Alessandro Rossi. Numerose le autorità civili, fra le quali il prefetto di Udine Lorenzo Cernetig, i sindaci con i relativi Gonfaloni delle città friulane che ospitano reparti della Julia (Cividale, Gemona, Povoletto, Tolmezzo, Venzone e Udine), gli onorevoli Manuela Di Centa e Renzo Tondo, il senatore Giovanni Collino, e il presidente del Consiglio Regionale Alessandro Tesini.
Vivo questo momento con forte emozione ha esordito il gen. Mora nel congedarsi dalla brigata Sono stati due anni che ci hanno visto impegnati in operazioni di pace dal Kosovo all’Afghanistan in cui si sono avvicendati tutti i reggimenti che compongono la Brigata, nella partecipazione ad importanti progetti multinazionali quale la costituzione e l’approntamento dell’European Union Battle Group, tuttora pronto a muovere per qualsiasi emergenza .
Nonostante gli impegni internazionali gli alpini della brigata non hanno trascurato le esercitazioni in montagna, con una intensa attività sciistica nei mesi invernali e alpinistica d’estate, con donne e uomini della Julia impegnati in escursioni di grande difficoltà tecnica. Mora ha infine ringraziato la nostra Associazione, per la costante vicinanza alla brigata. Cammineremo insieme e insieme affronteremo i compiti e le responsabilità che il futuro ci vorrà riservare ha esordito il generale Serra, sintetizzando le caratteristiche del suo nuovo comando e sarà per me un privilegio essere sempre alla vostra testa .
Il gen. di C.A. Armando Novelli passa in rassegna la brigata. Lo seguono il gen. Claudio Mora e il gen. Serra (a destra nella foto).
Il nostro Labaro, scortato dal vice presidente nazionale Alessandro Rossi con i consiglieri nazionali Antonio Cason e Franco Munarini, da Arrigo Cadore presidente della sezione di Belluno e dal direttore de L’Alpino Vittorio Brunello. C’erano anche dieci vessilli e tanti gagliardetti di gruppo.
La Bandiera di guerra del 3° reggimento artiglieria da montagna portata dall’alfiere, il tenente (una alpina) più giovane del reggimento, come da tradizione.