Il col. Affini nuovo comandante della Scuola militare Teuli

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    DI EMILIANO COMASCHI

    Il colonnello degli alpini Giuseppe Affini è il nuovo comandante della Scuola militare della caserma Teuliè, a Milano, in sostituzione del colonnello carrista Antonio Tebaldi, destinato a nuovo importante incarico. Il prestigioso Istituto, che cura la formazione liceale dei cadetti senza trascurarne l’aspetto militare, è tornato dunque alle dipendenze di un ufficiale degli alpini. Se consideriamo che anche la Nunziatella di Napoli, analoga istituzione dalla storia bicentenaria, è diretta da un altro alpino, il colonnello Dante Zampa, possiamo dire che nel prossimo anno scolastico i 410 allievi ora presenti nelle due Scuole sono affidati alle cure di nostri rappresentanti.

    Facciamo voti perché, tra i ragazzi che raggiungeranno la maturità scolastica, alcuni, sull’esempio dei loro comandanti, abbraccino la carriera militare come continuatori dell’ideale alpino. La cerimonia si è svolta secondo i rigidi schemi dell’etichetta militare: schieramento dei tre corsi riferiti ai tre anni di liceo, brevi allocuzioni del colonnello cedente (per tradizione il subentrante non pronuncia discorsi) e del comandante dell’ accademia di Modena, generale Carlo Gibellino; passaggio della Bandiera dell’Istituto, rassegna e scioglimento.

    Ha prestato servizio la fanfara della brigata Taurinense che si è alternata con la Batteria tamburi formata da una ventina di allievi, rigorosamente del terzo anno per antico privilegio. Erano presenti le massime autorità militari e civili e il Gonfalone della città di Milano decorato di Medaglia d’Oro. Di spicco la presenza del generale Medaglia d’Oro Alberto Li Gobbi, punto di riferimento delle glorie della Patria per i giovani cadetti.

    Ricordiamo anche la presenza di tre alpini ora non più in servizio: i generali Marco Grasso, primo comandante della Scuola nel 1996, Giancarlo Anerdi, che fu brillante ufficiale di Stato Maggiore, entrambi allievi della Nunziatella a Napoli, e il nostro direttore Cesare Di Dato: il giusto omaggio dei vecchi alpini al più giovane collega. Al colonnello Affini un augurio di buon lavoro.