Il cappello rubato

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    All’Adunata di Milano di alcuni anni fa ho orgogliosamente esposto il mio cappello alpino sul
    retro della mia macchina posteggiata in via Zante. Dopo qualche giorno ho trovato la macchina aperta e, con la morte nel cuore, ho constatato la sparizione del cappello.
    Confesso, ho pianto. Mi scuso per questo sfogo ma sono anni che ho un macigno nel cuore.

    Arturo Vanzini Milano

    Storia di ordinaria delinquenza antialpina. Poiché non mi segnali altre sparizioni debbo credere che il ladro abbia deliberatamente forzato la serratura al solo scopo di rubare il prezioso oggetto. Capisco il tuo stato d’animo ancora a tanti anni di distanza: perdere il cappello è già una grave jattura; vederselo sottratto da ignobili sconosciuti è ancora peggio.