Il bivacco nella roccia

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    Nelle celebrazioni del 150º anniversario di fondazione del Corpo degli alpini, sono annoverati anche i lavori di ristrutturazione del bivacco Buffa di Perrero, situato a quota 2.700 metri sul Monte Cristallo, nei pressi del Vecio del Forame, nel bellunese. Il bivacco è intitolato alla memoria del col. Carlo Buffa di Perrero, decorato di Medagia d’Oro e d’Argento al Valor Militare, splendida e nobilissima figura di alpino e di comandante.

    Ristrutturato una prima volta nel 1972 dalle Truppe Alpine e dalla Sezione Cadore, in occasione del centenario del Corpo degli alpini, era inagibile da due anni a causa del crollo del tetto provocato dalle copiose nevicate, privando così turisti e militari in addestramento in quelle zone, dell’unico punto di appoggio e di riparo in caso di intemperie. Il bivacco oltre ad una valenza prettamente alpinistica ha anche un alto valore storico e simbolico e pertanto in occasione dell’anniversario dei 150 anni, il 6º Alpini in collaborazione con l’Ana, Gruppo di Cortina (Sezione Cadore), hanno approvato il progetto per far tornare finalmente agibile e utilizzabile il bivacco Buffa di Perrero.

    Ripristinare questo manufatto storico, oltre una operazione edilizia è stata soprattutto una vera “impresa alpinistica”: il bivacco infatti è raggiungibile solamente percorrendo la ferrata Ivano Dibona, oppure con l’ausilio di un elicottero, pertanto i vari interventi avrebbero dovuto essere condotti in totale sicurezza e prevedere i disagi che qualsiasi conoscitore della montagna facilmente immagina. Il plotone alpieri del 6º Alpini nonché il personale istruttore dei corsi di alpinismo e combattimento in montagna hanno attrezzato le vie di accesso (pernottando in loco a più di 2mila metri).

    A testimonianza dell’intenso periodo addestrativo il vice comandante delle Truppe Alpine e gli uomini e le donne del 6º reggimento, alla guida del loro comandante col. Italo Spini, lo scorso 14 ottobre hanno effettuato un addestramento in quota a conferma che il bivacco può essere un importante riferimento per coloro che amano la montagna.

    Mario Bisica