I miracoli degli alpini

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    In una giornata di pioggia come quella di oggi i miei ricordi non possono non tornare a quel maledetto 4 agosto 2020. Sembrava un classico acquazzone estivo, quando nel giro di qualche minuto una vera bomba d’acqua ha colpito il mio paese, Solagna, e alcuni paesi limitrofi. Io quella mattina lavoravo e non mi parevano vere le immagini che mi arrivavano. Quando nel pomeriggio sono riuscito a rientrare a casa lo scenario era apocalittico: dalla montagna erano scesi metri cubi di acqua, terra e sassi che hanno travolto le case. Lo sconforto era tanto… come farò a sistemare? Ce la farò? In quel momento di completo tilt sono arrivati per primi alcuni amici del Gruppo di Solagna di cui faccio parte e per prima cosa mi hanno dato coraggio, poi insieme a pompe, pale, mezzi e buona volontà siamo riusciti a dare una sistemata insieme. Nei giorni successivi, assieme alla Pc e altri volontari di Solagna (tanti giovani!!), anche alcuni da fuori paese, siamo riusciti ad aiutare altre persone…con i badili, ma anche, soprattutto, con una parola di conforto. Ancora adesso mi emoziono pensando a quei giorni dove nella difficoltà un gran senso di solidarietà ha unito le persone. Nella mia testa non mi dimenticherò mai quel momento in cui ho potuto contare sugli alpini. Per me questo vuol dire sentirsi alpino nel 2020.

    Simone Todesco, Gruppo di Solagna, Sezione di Bassano del Grappa

    Caro Simone, il 2020 sarà ricordato da tanti (troppi) come un anno di prove, fatiche e lacrime. Ma resterà anche come l’anno di un nuovo miracolo alpino, quello di una generosità operativa, psicologica e morale senza risparmio.