‘Ha significato la caduta di un muro far sfilare i volontari del servizio civile

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    Il ministro risponde alle contestazioni sulla partecipazione alle cerimonie del 2 Giugno, festa della Repubblica.

    Vorrei rispondere ad Arnaldo Bergamini che nel numero di giugno de L’Alpino contesta la mia intenzione di far partecipare alla sfilata del 2 Giugno anche gli
    obiettori di coscienza o coloro che hanno optato per il Servizio Civile .
    Se fosse così sarei d’accordo con lui, ma in realtà il 2 Giugno hanno sfilato, con il consenso del Capo dello Stato e dei vertici delle Forze Armate, quattro ragazze che hanno aderito come volontarie al Servizio Civile Nazionale previsto dalla legge 64 del 2001.
    Come è noto il Servizio Civile non ha nulla a che fare con l’obiezione di coscienza al servizio militare, ma è lo strumento che consentirà ai ragazzi e alle ragazze di dedicare volontariamente un anno della loro vita al servizio degli altri nel campo
    dell’assistenza e della protezione civile.
    Lo sfilare assieme il 2 Giugno, ragazzi e ragazze delle Forze Armate e del Servizio Civile, ha rappresentato la caduta di un muro, il riconoscimento reciproco che la Patria può essere difesa da volontari, sia scegliendo di servire nelle Forze Armate o nelle forze non armate e cioè il Servizio Civile Nazionale.
    Nulla impedirà in futuro ad un giovane che ha scelto il Servizio Civile di arruolarsi poi nei Carabinieri e o negli Alpini e viceversa.
    In questa ottica non vedo nulla di straordinario se un giovane, che abbia prestato Servizio Civile in progetti gestiti dall’Associazione Nazionale Alpini, possa successivamente iscriversi alla vostra Associazione.
    Ma questa, naturalmente è una scelta che spetta soltanto a Voi.

     

    Carlo Giovanardi MINISTRO PER I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO