GORIZIA – L’importanza della memoria

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    In una sala del museo Santa Chiara a Gorizia, gremita di pubblico, di autorità civili e militari nonché di alpini della Sezione di Gorizia, nell’ambito del 95º anniversario di fondazione della Sezione si è svolta la presentazione e inaugurazione della mostra “Dal Piave all’Isonzo, il fiume della memoria, 1918-2018”. L’ingegnere Pascoli, Presidente e anima dell’associazione “Isonzo”, che ha collaborato con il Comune nell’allestimento della mostra, nel suo intervento di saluto ha spiegato che l’obiettivo dell’esposizione era legata al ricordo. È importante infatti che le persone siano stimolate e incuriosite affinché si avvicinino a un passato che diventa un insegnamento collettivo, un passato che vive attraverso il “fiume della memoria”. Nel suo intervento anche il Presidente sezionale di Gorizia Paolo Verdoliva si è soffermato sull’importanza della memoria, un dovere a cui gli alpini hanno sempre tenuto fede, eredità dei Padri fondatori: “Per non dimenticare” è l’incisione sulla Colonna Mozza sull’Ortigara. Ospiti d’onore della serata Bruno Fasani, direttore de L’Alpino nonché prefetto della Biblioteca Capitolare di Verona, la più antica al mondo con i suoi 1600 anni di vita, e il giornalista Rai 3 Valle d’Aosta Gianfranco Ialongo, programmista-regista della sede regionale Rai della Valle d’Aosta e, in ambito Ana, vincitore del Premio giornalista dell’anno 2017. Nel suo intervento Fasani ha messo in evidenza come, con la Grande Guerra, per la prima volta l’Italia smise di essere una “espressione geografica” e divenne una Nazione, per la prima volta l’Italia fu veramente unita, cancellando differenze di lingua, censo, istruzione. Ha sottolineato poi il valore della memoria spesso non compreso appieno da una società che vive ossessivamente nel presente. Ialongo nel suo intervento ha descritto il suo lavoro, incentrato sulla storia del btg. Aosta (unico reparto alpino decorato di Medaglia d’Oro nella Grande Guerra) e come la memoria possa essere valorizzata anche attraverso la storia di un reparto. Il Battaglione è particolarmente caro a Gorizia perché è stato il primo reparto alpino ad entrare in città il 1º maggio 1919, saldando un rapporto, quello tra Gorizia e le Penne Nere, che dalla 880ª compagnia di alpini mitraglieri, posta a difesa del Ponte sull’Isonzo nel 1917, durò fino all’8 Settembre 1943, con la nascita del 9º Alpini con i suoi battaglioni Bassano, Vicenza e L’Aquila e la permanenza del 3º reggimento di artiglieria alpina con il comando e il gruppo Udine. Una serata intensa, interessante, preziosa, una iniziativa che ci auguriamo venga ripetuta, soprattutto divulgata tra i giovani che dovrebbero conoscere il passato per vivere meglio il presente e guardare al futuro con forza e consapevolezza.

    Roberto Buffolini