GERMANIA – Assemblea con il presidente Perona

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    Annuale assemblea della sezione Germania, il 7 aprile a Stoccarda, alla presenza del presidente nazionale Corrado Perona e del delegato alle sezioni all’estero Ferruccio Minelli. Presenza d’eccezione, quella del console generale d’Italia a Stoccarda Francesco Catania. La sezione Germania è stata l’ultima sezione all’estero ad essere visitata dal presidente nazionale che ha concluso la sua consultazione per raccogliere suggerimenti sul quesito “ANA, quale futuro?”, così come qualche giorno prima, incontrando gli alpini della Valsesiana, aveva chiuso il ciclo di consultazioni delle Sezioni in Italia.

     

    In apertura dei lavori Perona ha consegnato una borsa di studio “Franco Bertagnolli” a Primiano Salcuno, neolaureato all’Università di Monaco, nipote dell’attuale presidente della Sezione Giovanni Sambucco, una borsa di studio che, ha spiegato il presidente, “vuole esprimere vicinanza degli alpini in Italia aiutando i figli o i nipoti degli alpini all’estero per spronarli ad affermarsi meglio nel Paese che li ospita.

    Questo – ha concluso – è forse uno dei migliori modi per tenere vivi i comuni sentimenti di alpinità anche se fisicamente sono distanti migliaia di chilometri”. Sono seguiti gli interventi del consigliere nazionale Minelli e del console Catania. Dopo il saluto alla Bandiera e gli onori ai Caduti sono iniziati i lavori con la discussione dei punti all’ordine del giorno e la partecipazione all’Adunata nazionale di Piacenza. Da menzionare inoltre la gara di tiro organizzata dal gruppo di Stoccarda per il 21 settembre prossimo (informazioni possono essere richieste scrivendo a stuttgart.germania@ana.it) e la visita di una delegazione degli alpini di Stoccarda con il capogruppo De Pellegrini agli alpini del gemellato gruppo di Prunetto (sezione di Mondovì) in previsione degli incontri all’Adunata nazionale di Piacenza. In chiusura dell’assemblea, il presidente Perona ha spiegato l’importanza delle sue consultazioni sul futuro dell’associazione.

    “Nel 2019 festeggeremo i primi cento anni della nostra storia con le idee e i percorsi ben chiari che avremo stabilito e che trasmetteremo ancora in futuro, più di ogni altra cosa, ai giovani”, ed ha concluso ringraziando gli alpini in Germania, ed anche tutti gli altri che vivono all’estero ed ha espresso loro riconoscenza per aver conservato l’amore per la madrepatria alla quale, con il lavoro e l’esempio di correttezza morale e istituzionale, hanno reso onore.

    Giovanni Camesasca