Gli alpini della sezione di Como appartenenti ai gruppi di Porlezza, Claino con Osteno, Carlazzo, Valsolda, Grandola ed Uniti, sono stati invitati in Baviera dalla sezione ANA Germania, per partecipare alla manifestazione del 58º Gr ntentag. Domenica 10 settembre la giornata è splendida, grazie al clima mite non c’è nebbia in vetta. Partenza all’alba, l’appuntamento per gli Alpini è sulla vetta del monte Gr nten, alto 1.738 metri.
Giunti in vetta, difficile descrivere il paesaggio che appare ai loro occhi, ad ovest la dolce silhouette della barriera delle Alpi Svizzere svetta alta ed austera, il sole mattutino fa luccicare i verdi pascoli delle colline dell’Allgäu che digradano verso sud. Tutto attorno ai piedi della montagna foltissime pinete ed abetaie, il fiume Iller che attraversa la valle riflette l’azzurro del cielo e brilla d’argento. In vetta gli alpini raggiungono il Sacrario ad ogiva in pietra, adagiato sopra un pinnacolo di roccia, sovrastato da una semplice croce di ferro battuto. Secondo monumento per importanza dopo Mittenwald, tra quelli dedicati ai soldati da montagna tedeschi, questo sacrario serba i nomi degli oltre tremila uomini del 3º reggimento Jäger caduti nella Grande Guerra.
Il terribile secolo vi ha aggiunto la memoria di moltissimi altri Gebirgsjäger, travolti dalla seconda guerra mondiale su tutti i fronti, dalla Norvegia al Caucaso, all’Africa settentrionale. Ed ora, purtroppo, quell’ogiva deve rammentare al pellegrino che vi sale anche i nomi dei giovani che, in missione di Peace Keeping, la morte ha raggiunto tra i picchi e le valli dell’Afghanistan. Gli alpini della sezione di Como, con il vice presidente della sezione Germania Giovanni Camesasca, che li ha accompagnati, si sono schierati con i loro gagliardetti accanto agli alpini della sezione Germania e al loro presidente Giovanni Sambucco e hanno partecipato in raccoglimento alla cerimonia.
Rappresentava la sede nazionale, il delegato ai contatti con le sezioni all’estero Ornello Capannolo. La manifestazione che si svolge fin dal 1924 è molto semplice, una Santa Messa celebrata come tradizione vuole ormai da parecchi anni, da monsignore Hermann Völck, è seguita da tutti in grande raccoglimento. Quindi la deposizione delle corone, (fronde di pino e fiori coloratissimi) tra cui quella offerta dall’A.N.A..
Giovanni Camesasca