GENOVA – Il sorriso dei liguri

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    La raccolta di fondi per l’emergenza Covid-19 tra i Gruppi della Sezione di Genova è andata ben oltre ogni aspettativa: sono stati raccolti più di 40mila euro, non male per una piccola Sezione come la nostra. Ma se i liguri sanno essere generosi, rimangono però concreti e soprattutto diffidenti. Per questo motivo i fondi non sono stati impiegati per l’acquisto di mascherine, col rischio di vederci requisire materiale acquistato e pagato per destinarlo a chissà chi. E per lo stesso motivo non sono stati acquistati ventilatori, perché non potevamo farlo direttamente: avremmo dovuto consegnare le palanche a qualcun altro che poi le avrebbe gestite al nostro posto.

    Noi volevamo fare tutto in prima persona, all’alpina, come sempre con il cappello alpino in testa. La scelta è caduta sui Dpi (dispositivi di protezione individuale), vitali per la protezione degli operatori sanitari, quelli che più mancavano e che più erano richiesti, ed è stato lungo e difficile reperirli ed acquistarli. Alla fine però il materiale è stato consegnato ai quattro principali centri Covid della città di Genova e della provincia: policlinico San Martino, ospedale Galliera, ospedale Villa Scassi, ospedale di Sestri Levante. Sono stati consegnati: 1.029 tute protettive, 600 parure complete (camice-calzari-cappucci), 560 camici, 835 cappucci, 534 paia di gambali, 15mila guanti in lattice, 8.500 guanti in vinile, 2.100 schermi facciali protettivi in plexiglass e 900 occhiali a maschera.

    Il sorriso degli operatori che ci venivano incontro a prendere il materiale ci ha ampiamente ripagato di tutto il lavoro svolto (nella foto). Quel sorriso è opera dei soci dei 58 Gruppi della Sezione e dei volontari della nostra Protezione Civile. E far sorridere i liguri è difficile…

    Nicola Pellegrino