FIRENZE Firenzuola: festeggiato alla grande l’85 della Sezione

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    Fa un caldo terribile ma tutto è pronto. Sono 33 (sarà un caso?) le sezioni consorelle confluite a Firenzuola per rendere omaggio agli 85 anni della Sezione di Firenze e ai 20 del locale Gruppo. Ci sono più di 30 vessilli, ben 136 gagliardetti e 4 fanfare. Si attende con tranquillità l’ordine di schieramento per l’alzabandiera. Solo Pietro Devoti, vulcanico capogruppo di Firenzuola, corre avanti e indietro, sempre con il telefonino all’orecchio, a controllare che tutto sia perfetto. A presenziare alla cerimonia ci sono proprio tutti: il Gonfalone della Regione Toscana, quello della città, il sindaco di Firenzuola, con il suo cappello alpino, il capo dei vigili urbani anch’egli col cappello, un plotone di alpini friulani nelle varie uniformi che gli alpini hanno vestito nel tempo e, dato il caldo, sono in molti a invidiare l’alpino in uniforme da deserto con il caschetto coloniale.

    Ci sono anche quattro fanfare di cui una in uniforme garibaldina. A rappresentare gli alpini in armi due alpine del 7º Reggimento: i caporali Michela e Federica, che impeccabili nelle loro uniformi prendono posto a fianco al monumento per dare un ulteriore tocco di ufficialità alla manifestazione Allo squillo di tromba cala il silenzio e le note dell’Inno Nazionale accompagnano la lenta e maestosa salita della bandiera. Proprio in quel momento un aereo a bassa quota sorvola la sede del Gruppo lasciando una scia tricolore nel cielo e una bella emozione in tutti. E l’emozione sale quando le note del Piave accompagnano la deposizione della corona per l’onore ai Caduti. Michela e Federica ferme sull’attenti, ma con un evidente groppo alla gola, assistono alla deposizione.

    Si vede che sentono il peso della responsabilità di rappresentare gli alpini in armi in una cerimonia di rara importanza. E questo è un bene. Conforta notare come i nostri fratelli (e sorelle) in armi condividano i nostri sentimenti più profondi. L’imponente sfilata termina nella piazza della cittadina dove tutti, nonostante il caldo davvero opprimente, si dispongono a partecipare alla S. Messa celebrata dal vicario dell’Ordinario militare e dai cappellani della sezione di Firenze. Al termine della S. Messa, prima dei discorsi ufficiali, il consigliere della Regione Toscana appunta al vessillo sezionale la medaglia d’Oro di benemerenza della Regione, ed altrettanto fa il sindaco di Firenzuola con il gagliardetto del Gruppo.

    È una giornata importante per l’intera Associazione: in una terra dove gli alpini non sono certo la parte preponderante della popolazione le istituzioni hanno riconosciuto l’importanza dello Spirito Alpino e dei benefici che porta alla comunità e lo hanno voluto certificare con la consegna di queste onorificenze. Questo gesto ha suscitato un’intensa e identica emozione in tutti, dall’anziano cappellano della sezione don Lamberto Cambi (reduce della Campagna di Grecia) fino ai caporali in armi Michela e Federica: segno che come ha rilevato nel suo intervento il consigliere nazionale Cesare Lavizzari a conclusione della manifestazione la grande famiglia alpina non conosce confini geografici o generazionali.