Caro direttore, su L’Alpino di febbraio c’è un articolo intitolato “Fanteria alpina oggi” e ti confesso che il titolo mi ha provocato un piccolo colpo. Naturalmente sto esagerando ma ho lottato per i miei 40 anni di servizio negli alpini a precisare che f. (alp.) dopo il grado non significava fanteria alpina ma alpini. Lo so è un segno di superbia, so di essere stato nell’arma di fanteria, so di essere figlio dei bersaglieri ma fanteria alpina proprio no! Titolo a parte, secondo me, il servizio è molto bello e aderente ai tempi, tra l’altro conosco benissimo la valle Argentera avendola percorsa molte volte sia come comandante sia da vice comandante della 34ª cp. del Susa (1970/1974), l’unica ancora in distaccamento.
Edmondo Fresia, Gruppo di Genova Centro, Sezione di Genova
Amico mio, non aver paura delle parole. Mi sembri di quelli che per non dire sordo sostituiscono con audioleso, cieco con videoleso. Ometti pure di dire Fanteria, ma la sostanza non cambia alpino caro.