Esercito e ufficiali di complemento

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    L’esercito non ha più bisogno degli ufficiali di complemento, ma per le esperienze vissute sul campo posso dire che l’apporto che ho dato io all’esercito in quei 15 mesi è stato notevole ed anche i valori che mi ha trasmesso l’Esercito Italiano sono importantissimi. 

     

    Certo anche dopo l’abolizione della leva obbligatoria mi chiedo se è normale vedere quei 18enni con i pantaloni che gli arrivano sul basso bacino con uno “sbraco” totale di valori e di immagine. A questo punto mi ritengo un privilegiato per aver avuto questa grande occasione. Esperienze sul campo in cui il mio grande capitano Giovanni Cafforio mi preferiva a diversi tenenti d’Accademia che non sapevano tenere neppure una pistola in mano oppure perdevano il caricatore della propria pistola. Il mio diretto superiore mi aveva stilato le note eccellenti e mi disse di volermi al suo fianco a tutti i costi, ma quando gli chiesi cosa mi aspettava per il concorso Spe, scuro in volto mi disse: «Se non hai un grande santo protettore non pensare di farcela. Gli Auc non ci saranno più, ma ci siamo noi con le nostre storie per certificare chi erano gli ufficiali di complemento».

    Nicola

    Caro amico, la differenza la fanno gli uomini, non i titoli e così io credo che bravi ufficiali siano venuti sia dalla vita, sia dall’Accademia. Ma è un dato di fatto che ufficiali e sottufficiali di complemento hanno dato un contributo quasi sempre all’altezza, se non anche maggiore in alcuni casi, dei migliori professionisti.