Emergenza neve

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    Le eccezionali nevicate che, a cavallo della fine del 2020 e l’inizio del 2021, hanno interessato buona parte del Nord Italia, ma anche la Toscana, hanno determinato l’insorgere di uno stato emergenziale.

    Veneto

    Dal 3 al 9 gennaio 2021 è caduta moltissima neve sui territori del Nord Est ed è così scattata l’emergenza per la Regione Veneto. La Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini del 3º Raggruppamento, che riunisce le Sezioni del Triveneto, scende in campo con numeri ragguardevoli: 146 volontari, provenienti dalle Sezioni di Belluno, Feltre, Cadore, Verona, Vicenza “Monte Pasubio”, Padova, Valdagno, Bassano del Grappa, Vittorio Veneto, Treviso e Conegliano; 40 mezzi, tra i quali 5 autocarri, utilizzati per il trasporto dei mezzi d’opera e lo spostamento della neve in loco, 8 mezzi d’opera tra mini pale e bobcat dotati di fresa neve, 1 piattaforma aerea e 6 frese manuali. «In seguito alle forti nevicate, la Regione Veneto, in virtù della convenzione con la Protezione Civile dell’Ana, ha richiesto l’intervento dei nostri volontari attraverso il coordinamento di Raggruppamento – spiega Andrea Da Broi, Coordinatore della Pc Ana del 3º Raggruppamento. Dopo la chiamata dalla sala operativa della Regione Veneto, avvenuta nella mattinata del 3 gennaio, il coordinamento di Raggruppamento ha disposto l’invio di volontari ed attrezzature necessarie per affrontare l’emergenza neve a supporto delle Sezioni bellunesi già impegnate sul proprio territorio. Nella serata del 3 gennaio sono partiti i primi mezzi dal magazzino della Colonna Mobile Nazionale di Campiglia dei Berici alla volta di Santo Stefano di Cadore, dove è stato attivato un Centro Operativo Misto. È stato inviato l’autocarro della Colonna Mobile Nazionale con due minipale dotate di pale e fresa neve e una piattaforma aerea per il lavoro in quota, mentre, oltre ai mezzi dal magazzino, sono arrivati dalla Sezione di Belluno un traker con altre due minipale, dalla Lessinia territorio della Sezione di Verona un altro traker con minipala e turbina manuale, un mezzo da Verona città con un’ulteriore minipala e nei giorni successivi un mezzo della Sezione di Padova: un camion con cassone ribaltabile, per le attività a Lentiai, nel feltrino. Nella giornata successiva sono state attivate le squadre alpinistiche di tutte le Sezioni venete e le squadre logistiche con operatori delle macchine operatrici al seguito. Nei giorni seguenti volontari di tutte le Sezioni si sono avvicendati in turni fino alla fine dell’emergenza decretata il giorno 9 gennaio. Oltre alla zona del Cadore e del Comelico siamo intervenuti a Lamon, Arsiè e Rocca Pietore. Gli interventi hanno riguardato principalmente la rimozione della neve dai tetti degli edifici e la pulizia e lo sgombero della neve dalle strade secondarie e dai luoghi pubblici. I nostri volontari hanno operato al fianco dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino e delle Forze Armate del Confop Nord. Un intervento da aggiungere all’intensa attività degli ultimi mesi a seguito della pandemia, del maltempo e del sisma in Croazia (invio di materiale). Professionalità e tempismo d’intervento hanno contraddistinto ancora una volta l’impegno delle nostre Sezioni e dei loro volontari».

    Toscana

    A seguito di questa situazione di emergenza, dal 31 dicembre 2020 al 4 gennaio 2021 sono stati impiegati sul campo oltre trentacinque volontari della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini, con l’intervento delle squadre di Cutigliano e di Pistoia. «Un intervento che ha visto i nostri volontari operare con motoseghe, generatori e pale nel comprensorio montano Abetone Cutigliano, Pian di Novello e Pian degli Ontani, inizialmente per liberare le strade dagli alberi caduti e, successivamente, per portare assistenza alla popolazione con generi alimentari, medicine e aprire degli accessi nelle porte delle case, dove gli abitanti erano intrappolati a causa degli oltre 2 metri di neve caduti – spiega Riccardo Peruzzi, Responsabile della Squadra Telecomunicazioni della Sezione di Firenze – e dove è intervenuta anche la nostra squadra sezionale Telecomunicazioni per gestire il Coc, per coordinare i soccorsi con gli altri enti e per mantenere i contatti con le nostre squadre operanti sul territorio tramite le nostre apparecchiature radio». Interventi che sono proseguiti anche nei giorni successivi lo stretto momento emergenziale, a seguito dell’attivazione di squadre da Firenze che hanno portato viveri ed attrezzature a supporto della popolazione.

    Stefano Meroni