DOMODOSSOLA – Il monumento a Re

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    La funzione di domenica 17 gennaio è stata arricchita dall’abbraccio degli alpini nel presbiterio della basilica della Beata Vergine Maria del Sangue di Re. Questa è la cornice meravigliosa che si è presentata agli occhi dei tanti partecipanti alla Messa delle ore 11, in occasione della festa di San Maurizio, martire, protettore del Corpo degli alpini e patrono di Re (era il 15 gennaio 1591 quando una parte del corpo e la spada del Santo vennero traslati nel capoluogo piemontese).

    La celebrazione è stata allietata dai canti eseguiti dal Piccolo Coro, accompagnato da organo e tromba; tutto questo ha reso l’omelia di padre Giancarlo, rettore del santuario, un lieto momento di preghiera. Al termine è stata recitata la Preghiera dell’Alpino, poi tutti hanno raggiunto il piazzale degli Alpini, dove è collocato il monumento, ancora avvolto dal Tricolore. Doveva essere inaugurato domenica 5 aprile 2020, in occasione dell’8º raduno degli alpini della Valle Vigezzo, ma a causa della pandemia è stato rinviato. Una cerimonia sobria e ristretta per scoprire finalmente l’opera scultorea: un sasso in granito ossolano, un’aquila e un alpino provenienti da Peschiera del Garda; lo stemma del gruppo alpini di Re realizzato dal socio Valerio Patritti in augera, pietra vigezzina usata dai nostri nonni per la realizzazione delle pentole, racchiuso in un quadro interposto nel granito.

    A scortare il vessillo della Sezione di Domodossola, il Presidente Giovanni Grossi, accompagnato dai gagliardetti dei Gruppi di Valle con il delegato Enrico Bonzani. È intervenuto anche il sindaco di Re, Massimo Patritti, e altre autorità. Il Capogruppo di Re, Pio Cantadore, emozionato, ha spiegato a tutti il valore simbolico del monumento che, dopo l’alzabandiera, è stato scoperto e benedetto. L’impegno del Gruppo di Re è quello dell’Associazione intera: non dimenticare.

    La scritta in caratteri maiuscoli “Su le nude rocce”, prima strofa della nostra Preghiera, è posta sotto alla statua in bronzo di un alpino accanto a un’aquila, simboli di forza e coraggio. Un giorno speciale per gli alpini che hanno dimostrato come, anche nei momenti difficili come quello che stiamo vivendo, si possa vivere un momento insieme, dimenticando quanto di brutto ci circonda per guardare al futuro con una luce nuova negli occhi.