Dagli alpini una superba prova di professionalità

    0
    98

     

    Alla 63ª edizione dei Ca.STA, i campionati sciistici delle Truppe alpine svolti come da tradizione sulle nevi dell’Alta Pusteria, in Alto Adige, gli alpini hanno dato ancora una volta prova di grande preparazione e professionalità, suscitando l’ammirazione delle formazioni delle altre nove nazioni in gara: Austria, Germania, Spagna, Slovenia, Stati Uniti, Romania, Afghanistan, Libano e Macedonia. In tutto, un migliaio di atleti. Su tutti ha primeggiato la pattuglia del 7º reggimento Alpini con la vittoria della gara più importante e prestigiosa, quella riservata ai plotoni, la gara della prova principe, la più lunga tre giorni e due notti complessa e difficile.

    Gli alpini del 7º si sono presi la rivincita sui vincitori dell’anno scorso, i paracadutisti del 4º reggimento rangers, giunti quest’anno secondi. Terza, la pattuglia del 32º reggimento alpini genio guastatori, che hanno dato prova di grande affiatamento Il magnifico plotone del tenente Andrea Trevisson al termine della gara ha ricevuto i complimenti direttamente dal generale Marcello Bellacicco, comandante della Julia, in collegamento telefonico dall’Afghanistan, dove si trova attualmente schierata la brigata con tutti i suoi reggimenti.

    Sul podio, i vincitori hanno spiegato uno striscione con i nomi dei cinque alpini del reggimento caduti in missione in Afghanistan: Gianmarco, Sebastiano, Francesco, Marco, Matteo qui con noi , ai quali hanno dedicato la vittoria. Al quarto posto nella gara dei plotoni gli alpini del 2º reggimento di Cuneo, che hanno lottato con ammirevole tenacia e agonismo giocandosi il tutto per tutto alla team sprint finale. Quinto il plotone sloveno, che ha onorato la gara con il massimo impegno. I Ca.STA, accompagnati da una serie di manifestazioni di contorno e momenti celebrativi con deposizione di corone ai monumenti ai Caduti, hanno avuto un prologo nella mattinata di domenica 30 gennaio con il Winter Triathlon (6 km di corsa, 10 km di mountain bike e 7 km di sci di fondo) disputato a San Candido e valido come prova unica di campionato italiano e gara di Coppa Europa.

    La vittoria è andata al russo Andreev Pavel, mentre Daniel Antonioli, del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, giunto secondo, si è laureato campione italiano per la settima volta. Terzo l’altro russo in gara, Krillov Evgeny. Russa anche la vittoria in campo femminile, con Yulia Surikova, mentre l’Italia ha conquistato il secondo e il terzo posto con una brillante Enrica Perico, campionessa italiana 2011, e con Laura Mazzucco, campionessa italiana 2010. A sera, la cerimonia ufficiale di apertura dei giochi, in piazza del Magistrato, a San Candido, con la lettura della formula da parte del generale di C.A. Giuseppe Valotto, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e l’accensione del tripode: tedoforo d’eccezione caporal maggiore degli Alpini Roland Fischnaller, della Val di Funes atleta del Centro Sportivo Esercito fresco vincitore della medaglia di Bronzo ai campionati del mondo di snowboard e attualmente terzo nella classifica generale di coppa del mondo.

    Nel suo indirizzo di saluto, il capo di SME gen. Valotto ha affermato che i Ca.STA sono la concreta applicazione dei quattro cardini fondamentali sui quali si basa la nostra forza armata al servizio del Paese: l’addestramento, la pratica sportiva, la coesione e il senso di appartenenza . La preparazione in ambiente montano, ha spiegato poi, è un momento fondamentale per poter affrontare le complesse missioni in ambienti difficili e impervi, come quelle in cui sono impegnati i nostri reparti in Afghanistan. Ed ha rivolto un particolare ed affettuoso ringraziamento al nostro presidente nazionale Perona per la quotidiana, instancabile e preziosa opera dell’Associazione Nazionale Alpini .

    Il generale Alberto Primicerj, comandante delle Truppe alpine, ha sottolineato la natura dei Campionati che oltre ad essere un appuntamento sportivo costituiscono un momento di verifica delle capacità dei reparti alpini a muovere in ambiente innevato di alta montagna, fattore che completa la preparazione psicofisica degli alpini e li rende capaci di assolvere impegni gravosi ed importanti anche a costo di estremi sacrifici, come accaduto alla brigata Taurinense in Afghanistan, alla brigata Alpina Julia ed al 4º reggimento Alpini paracadutisti .

    Il benvenuto agli alpini e alle rappresentative militari delle altre nove nazioni l’ha dato il sindaco di San Candido, Werner Tschurtschenthaler, anche a nome dei sindaci di Dobbiaco, Sesto e di tutta la popolazione dell’Alta Pusteria. Ha loro augurato un felice svolgimento delle gare in questa valle che è patrimonio dell’Umanità per le sue incomparabili bellezze. E da sindaco e da ex alpino ha concluso desidero chiudere questo mio breve saluto con un auspicio sincero: viva gli alpini! . I giochi sono stati aperti ufficialmente dal sottosegretario alla Difesa, on. Guido Crosetto, al quale va riconosciuto l’impegno e la frequente presenza presso i reparti italiani, alpini e non, in Afghanistan.

    Nei giorni successivi è stato un continuo carosello di gare che hanno duramente impegnato le squadre, in prove nelle quali ciascuno ha davvero dato il massimo. Ma la sera è stata occasione di incontri fra amici, gli stessi che si ritrovano fuori dai rispettivi confini, impegnati nelle comuni missioni di pace. Come del resto ha rilevato lo stesso generale Primcerj nel suo intervento di chiusura, quando ha affermato che i campionati sono stati una grande festa ma anche un aperto scambio di esperienze destinate ad aumentare la fiducia reciproca, essenziale in eserciti alleati e amici che operano negli attuali, complessi scenari . Con questo spirito, e con un pizzico di tristezza per la partenza, si è svolta anche la cerimonia di chiusura dei campionati, la sera del 4 febbraio.

    Una cerimonia solennizzata dalla presenza del capo di Stato Maggiore della Difesa gen. Biagio Abrate, che era accompagnato dal gen. C.A. Francesco Tarricone, comandante delle Forze operative terrestri. Il saluto di commiato agli atleti l’ha dato per primo il sindaco di Dobbiaco, Guido Bocher, anche a nome dei colleghi della valle. Ha riconosciuto l’alto valore tecnico dei campionati, come test strategico e propedeutico alla complessità degli impegni in cui i professionisti in armi sono chiamati, in sinergia con le altre forze Nato, a difendere un orizzonte valoriale che individua nella libertà e nella democrazia i suoi punti cardine . E nel dare un arrivederci in questa valle ha concluso: Onore e gratitudine agli alpini, onore e gratitudine agli uomini in divisa di tutte le Nazioni partecipanti, impegnati nella difesa dei valori cardine della nostra società .

    Ha concluso il gen. Abrate, che nel suo indirizzo di saluto e di ringraziamento agli atleti e alla comunità della Pusteria, ha ricordato, con una venatura di nostalgia, gli anni trascorsi in questa valle. Ha espresso ammirazione alle rappresentative militari e, rivolgendosi al nostro presidente Perona, ha riconosciuto il grande merito dell’Associazione per essere stata insostituibile sostenitrice del Pianeta Difesa, che ha dato occasione a tanti giovani di conoscere i valori dei nostri uomini e delle nostre donne con le stellette .

    Del resto, i nostri soldati sono intimamente legati alla storia d’Italia, della quale si celebra il 150º dell’Unità, un anniversario che ci chiama ad una profonda riflessione . Abrate ha infine rivolto un pensiero commosso e riconoscente agli alpini e agli altri militari che hanno dato la vita per aiutare a crescere la gente di terre lontane, e ha espresso vicinanza alle famiglie di questi Caduti. Poi, nella piazza tornata silenziosa, lentamente la fiamma del tripode posto al centro della grande aiuola si è spenta. La 63ª ed
    izione dei Ca.STA era ormai storia. (ggb)

    LA RAPPRESENTATIVA DELL’ANA AI CA.STA

    Ai Ca.STA hanno partecipato anche gli atleti della nostra Associazione con ottimi risultati che hanno permesso all’ANA di attestarsi al 3º posto nella classifica generale del Trofeo dell’Amicizia, dietro a Italia e Romania. Nella gara di slalom gigante Mauro Dionori (sezione Cadore) si è classificato terzo, davanti a Gianmauro Piantoni (Bergamo), 6º Roberto Siorpaes (Cadore), 10º Andrea Rossi (Bergamo), 12º Nadir De Rocco (Belluno), 15º Daniele D’Isep (Belluno), 18º Antonio Giacomelli (Cadore) e 23º Sincero Pra Levis (Belluno), 42º Leone Pampanin (Cadore). Nella gara di sci di fondo il primo atleta ANA è Alfio Di Gregorio (Vicenza), piazzatosi al 9º posto, 16º Giuliano De Monte Zanguol (Cadore), 30º Giovanni Caldart (Belluno).

    Le classifiche complete sono su: www.truppealpine.eu/casta/

    Guarda le foto »

    Pubblicato sul numero di marzo 2011 de L’Alpino.