Da Vienna a Vienna, figlia del suo tempo

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    Aspettando l'Adunata.

    Maria Luigia d’Asburgo, primogenita dell’imperatore d’Austria Francesco I e di MariTeresa delle Due Sicilie, nasce a Vienna il 12 dicembre 1791.
    Alla corte paterna riceve un’accurata educazione culturale all’interno della quale si insinua progressivamente un puntuale senso di disprezzo e distanza nei confronti di quel borghese che stava distruggendo il secolare e sacro ordine dinastico europeo: Napoleone Bonaparte. Proprio a quest’uomo, che con la pace di Vienna (1809) aveva sanzionato la riduzione dell’Austria a satellite dell’Impero francese, viene data in sposa nel 1810 e di quest’uomo la giovane principessa, divenuta imperatrice, si innamora.

    Il 20 marzo del 1811, nel generale tripudio della Parigi imperiale, viene alla luce il figlio dell’augusta coppia a cui viene imposto il nome di Napoleone Francesco e il titolo di Re di Roma. Nel 1814, a seguito di disastrosi rovesci militari, Napoleone viene deposto e sul trono di Francia insediato Luigi XVIII di Borbone. L’imperatrice ed il figlio abbandonano la Francia e Napoleone e si pongono sotto la tutela del nuovo padrone d’Europa, l’imperatore d’Austria Francesco I. Le estenuanti trattative passate alla storia come Congresso di Vienna sanciscono, il 9 giugno 1815, l’assegnazione del Ducato di Parma Piacenza e Guastalla a Maria Luigia.

    Il 19 aprile 1816, al braccio del conte di Neipperg, il nobile che già dai tempi della fuga da Parigi aveva trovato un posto nel cuore della principessa imperiale, la nuova duchessa entra nei suoi Stati. Il 1 gennaio 1817 Neipperg assume, di fatto, il governo del ducato con due punti programmatici ben saldi: rendere ben accetta alla popolazione la dominazione austriaca e fare della sovrana un’istituzione nella quale i sudditi potessero riconoscersi.

    Nel 1817 e ancora nel 1819 Maria Luigia dà alla luce due figli: Albertina e Guglielmo, conti di Montenuovo. Negli anni successivi una serie di avvenimenti luttuosi e di crisi politiche minano irreparabilmente la salute della duchessa: nel 1829 scompare Neipperg e con lui la politica moderata che aveva improntato il suo governo; nel 1831, dopo i guasti prodotti dal governo corrotto del barone di Werklein, Parma partecipa ai moti rivoluzionari che scuotono l’Emilia; nel 1832 muore, a Vienna, Franz, il figlio dal quale la duchessa era stata separata fin dal 1816; nel 1835, infine, si spegne l’amatissimo padre.

    Nel 1834, probabilmente senza alcuna spinta sentimentale, sposa il conte di Bombelles, rigido esecutore di quegli ordini ed interessi austriaci sempre meno tollerati dai sudditi del ducato. Gli anni della precoce vecchiaia la duchessa li trascorre quasi in isolamento, consolata e felice, a suo dire, solo in compagnia della figlia Albertina e dei nipoti Alberto e Stefano Sanvitale. Muore a Parma il 17 dicembre 1847. Viene sepolta nella Cripta dei Cappuccini a Vienna.

    Fonte: Fondazione Museo Glauco Lombardi Parma