CUNEO Alluvione: ripulita dal fango una fabbrica di cioccolatini

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    Molto spesso gli interventi di Protezione civile dei nostri volontari passano in secondo piano o vengono trascurati. Eppure, altrettanto spesso, quasi sempre, sono estremamente importanti e costano giorni di fatica e di dedizione al servizio del prossimo. Eccone un esempio, dato dalla P.C. della sezione di Cuneo e dai volontari di Aosta, Asti e Torino. L’intervento è stato eseguito l’estate scorsa, ma conserva la sua attualità perché è significativo della versatilità dei nostri volontari e dell’importanza anche sociale del loro lavoro.
    Ecco la cronaca che ci è pervenuta.



    Tanto ha piovuto nelle Valli Pesio, Gesso e Vermenagna della Provincia Granda che alla fine quello che doveva succedere è accaduto: torrenti in piena, ponti travolti dalla furia delle acque, strade spazzate via in alcuni tratti e, purtroppo, anche 4 morti. La Protezione civile della sezione di Cuneo, già dal giorno 14 luglio, si è allertata per intervenire dove ce ne fosse stato bisogno e la chiamata è arrivata puntuale nel tardo pomeriggio del 17 luglio: una delle più grosse fabbriche di cioccolato del cuneese era stata invasa da più di due metri d’acqua e fango: si doveva intervenire prima che accadesse l’irreparabile.
    Giovedì mattina, i volontari della P.C. della Sezione di Cuneo, coordinati da Gianfranco Fabbri, hanno iniziato i lavori di rimozione del fango e asportazione di tutto il prodotto confezionato e finito, ma ormai inservibile. Visto la quantità di lavoro da fare, è stata interessata anche la Protezione civile del 1º raggruppamento che è intervenuta con le sezioni di Aosta, Asti e Torino. Nei 5 giorni di intervento le presenze dei volontari sono state 94 per un totale di 844 ore lavorate. E’ stato tolto il fango dai locali della produzione, dai magazzini dei prodotti finiti e dei semilavorati, dalla centrale termica, dalla centrale elettrica, dagli spogliatoi delle maestranze, dai locali mensa, dall’infermeria, dai magazzini dove erano riposti i materiali di imballaggio della merce finita nonché dai cortili sepolti da più di 40 centimetri di fango. In totale l’intervento ha comportato la pulizia di circa 5.000 metri quadrati di locali vari e l’asportazione di circa 1.000 metri cubi di materiali vari (fango, imballaggi, cartoni e altro ancora).
    Alla fine nei nostri occhi è rimasto il sorriso delle maestranze, quasi tutte ragazze che ci hanno ringraziato per avere salvato la loro fabbrica . Nelle nostre mani è rimasta una grande quantità di cioccolatini che la direzione ci ha voluto offrire quale omaggio da portare alle nostre mogli, fidanzate, figlie e nipoti, perché ci perdonassero di essere stati lontano da loro nei giorni dell’emergenza.