CREMONA-MANTOVA – Raduno a San Benedetto Po

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    Quattrocento alpini, quindici vessilli, trentacinque gagliardetti, in rappresentanza di Gruppi e Sezioni provenienti da Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto ed Emilia Romagna. Questi i numeri del raduno sezionale che, dopo ben tre rinvii per motivi legati all’emergenza Covid, si è tenuto nella cornice della splendida città di San Benedetto Po (Mantova). Numeri che raccontano di una manifestazione riuscita sia nella partecipazione che nell’organizzazione.

    La due giorni sezionale è iniziata sabato alla biblioteca monastica del complesso museale del Polirone, dove si è tenuto il concerto del coro Ana di Cremona alla presenza di oltre 150 persone. La giornata clou di domenica 26 marzo, ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui molti sindaci delle province di Cremona e di Mantova con il gonfalone.

    La manifestazione, patrocinata dal comune di San Benedetto Po e dalle vicine città di Borgo Virgilio, Curtatone e Mantova, si è svolta dapprima con la sfilata per le vie cittadine imbandierate in un tripudio di tricolori, per terminare in piazza Folengo con i discorsi delle autorità. Dopo l’intervento del capogruppo di Mantova, Vasco Malavasi, che ha nominato alcuni alpini mantovani ricordati per gli atti di eroismo durante la Grande Guerra, è intervenuto il sindaco della città ospitante, Roberto Lasagna, che ha sottolineato l’importanza dell’Ana nel tenere alti i valori fondanti della nostra società.

    Ha concluso gli interventi il presidente sezionale Riccardo Panada, che ha spiegato come la Sezione di Cremona-Mantova, pur contando su numeri relativamente inferiori a realtà più blasonate, riesce comunque a svolgere modo egregio le proprie attività. Un’esperienza quindi da ricordare per tutti e in particolare per le penne nere mantovane che, a dispetto della loro natura di alpini di pianura, hanno rivendicato la loro lunga tradizione alpina.

    Massimo Battisti