Cordiale incontro Perona Fraticelli: le basi di una nuova collaborazione

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    A Roma, su invito del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.

    Venerdì 25 giugno il presidente Corrado Perona, accompagnato dal suo vicario Vittorio Brunello, è stato invitato dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito gen. Giulio Fraticelliad una colazione di lavoro per uno scambio di opinioni sui rapporti tra Forze Armate e A.N.A. Sono stati accolti dal gen. Battisti, un alpino che ha comandato la Taurinense e che per l’occasione ha fatto gli o­nori di casa. Poco dopo, nell’ufficio del capo Reparto Affari Generali gen. Ruggieri c’è stato un primo informale giro d’orizzonte sui temi di comune interesse e sui progetti A.N.A. volti a rendere più stretta e collaborativa l’attività degli alpini in armi e di quelli in congedo.Sgomberato con franchezza alpina qualche sospeso , come la sfilata del 2 giugno con i nostri reparti invisibili perché privi del cappello alpino, chiarito che si trattò di una meccanica e non intenzionale interpretazione del protocollo, si è passati ad una riflessionepiù attinente alle problematiche che ci toccano e preoccupano: reclutamento nelle regioni del centronord, consistenza e localizzazione dei reparti, progetti per tutelare e tramandare i valori dell’alpinità.
    Alle ore 12,30, con tre minuti di anticipo sull’orario, negli austeri saloni del prestigioso palazzo della foresteria del Circolo Ufficiali l’incontro con il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Convenevoli essenziali, poche battute di circostanza e subito al nocciolo dei problemi: progetti A.N.A. nei quali possono essere coinvolte le Forze Armate. Il primo riguarda la conservazione e la valorizzazione del potenziale alpino dei ragazzi del Sud, che una volta congedati non trovano una realtà attiva che consenta loro di mantenere e trasmettere quello spirito di corpo che hanno acquisito, spesso in modo brillante, nei lunghi mesi di naja e che rischia di disperdersi. La proposta è di sensibilizzare i presidenti di sezionedel quarto raggruppamento, di metterli in condizione di contattare i congedati e di programmare iniziative significative nel campo della solidarietà e della tradizione alpina, magari in collaborazione con Sezioni del Nord, con cui possono gemellarsi.Un altro progetto importante, complesso, quasi una sfida, è in fase di elaborazione nel Veneto per iniziativa della Regione, su un ordine del giorno firmato Mario Rossi e una quindicina di consiglieri appartenenti a quasi tutti i partiti presenti a Palazzo Ferro Fini, dell’A.N.A., grazie all’attiva opera di coordinamento dell’ex vice presidente vicario Luciano Cherobin, delle Forze Armate con la presenza del gen. Frigo, di rappresentanti degli industriali, artigiani e Camere di Commercio. L’obiettivo è di fornire un incentivo all’arruolamento volontario con una formazione professionale rispondente alle esigenze del mondo del lavoro , attraverso la stipula di convenzioni con le autorità militari, l’ANA, gli enti di formazione, le Associazioni del mondo imprenditoriale e commerciale. Tutto questo dovrebbe fornire al giovane che decide di arruolarsi come Vf+uno (volontario a ferma 12 mesi), VF+due (ferma a 24 mesi) o a fermabreve, un credito formativo acquisito durante il servizio militare da spendere come elemento preferenziale nella valutazione per eventuali assunzioni presso le aziende, in forza della validitàdi una professionalità certificata. Per semplificare, un master programmato con il rigore e la serietà di chi sa comandare masse di uomini in condizioni difficili. All’elaborazione del progetto è da mesi al lavoro una commissione che il 24 settembre 2004, presso la sede del CUOA (Centro Universitario di Organizzazione Aziendale) di Vicenza, presenterà nel corso di un Convegno una relazione sui lavori svolti, sulle prospettive e i programmi. Sono inoltre annunciati interventi importanti di personalità rappresentative del mondo imprenditoriale, militare, accademico e dell’A.N.A.
    Una terza approfondita riflessione si è concentrata sulla necessità di rinvigorire l’iniziativa della Federazione Internazionale delle Truppe da Montagna IFMS, di cui l’A.N.A. è il rincipale partner. Un maggior coinvolgimento, soprattutto dei Paesi che fanno parte della Comunità Europea, è auspicabile per rafforzare lo scambio di esperienze, di impiego di mezzi e materiali studiati per la montagna allo scopo di conservare le specificità dei nostri reparti. Si potrebbe studiare l’organizzazione di un congresso, con relativi stands, per un rilancio del ruolo delle truppe damontagna e di chi ne porta dentro la passione.
    Discussione franca, approfondita, con dei paletti determinati da condizioni oggettive, per chi ha responsabilità nelle decisioni, di una coperta che diventa sempre più stretta e pertanto deve lasciare qualcuno con i piedi fuori, ma ferma volontà di operare insieme per tutelare quel patrimonio unico e fondamentale della nostra Storia che è l’Esercito.