Coralit alpina

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    In questi ultimi tempi nella rubrica Il dibattito sulla coralità , gli argomenti più ricorrenti sono: repertorio e modo di cantare. Chi vorrebbe solo canti degli alpini e chi vorrebbe che si cantasse come in trincea o negli accampamenti, convinto che un coro alpino deve essere virile, deciso spontaneo, naturale e senza armonizzazioni. Cantare come si è sempre cantato (don Paolo Mazzoleni, febbraio 2007). Per presentarsi davanti ad un pubblico colto o meno, in un ambiente prestigioso o meno, bisogna saper cantare, e bene. A parte rarissime eccezioni, la qualità dei cori ANA, di Brigata e loro congedati compresi, è di livello decisamente scadente. Propongo che una commissione tecnica valuti le obbligatorie richieste per la possibilità diritto di fregiarsi del nome A.N.A.

    Germano Pollini Cernobbio (CO)

    Di opinioni sui cori alpini questo mensile ne ha riportato tante ed era l’obiettivo che ci si era prefissato: stimolare un dibattito. Le conclusioni, le graduatorie, gli indirizzi non sono di competenza de L’Alpino. L’interesse per la coralità alpina, sì. Quindi, caro Germano, mi rincresce deluderti: non ho la risposta che forse ti aspetti.