Commemorare l’indicibile

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    «Si seppe che l’Aosta sui Solaroli aveva subito gravissime perdite e che ora i resti del mio vecchio battaglione erano sopra Feltre. Volli recarmici… Sulla stradale incontro la prima carretta… Fermo un conducente della 42ª compagnia. “Dov’è il battaglione?” Egli mi guarda stupito… di sentirsi interrogare in dialetto del suo paese, ma la sua voce non mi risponde: un segno del braccio e della mano mi indica i monti lontani… Capisco, non insisto, lo lascio proseguire nel suo muto dolore»: così il tenente Vincent Gorris narra, nel suo diario edito nel 2014 con il titolo Il pane del fante, il primo incontro con gli alpini valdostani, dopo Vittorio Veneto.

    Il mutismo del conducente e quello del sergente maggiore Ruffier, incontrato poco dopo, esprimono l’enormità della tragedia che colpì il battaglione Aosta, 4º reggimento alpini, pressoché annientato sul Monte Grappa tra il 25 e il 27 ottobre 1918. La montagna, cardine dello schieramento italiano, era stata scelta per impegnare il nemico lontano dal Piave, dove sarebbe avvenuto l’attacco principale. Così, dal 24 ottobre le truppe al comando del generale Gaetano Giardino mossero contro gli asburgici una battaglia di logoramento nella quale l’Aosta si trovò su un saliente battuto dall’artiglieria e fu quasi completamente distrutto. Per il valore dimostrato, al reparto venne assegnata la Medaglia d’Oro, l’unica concessa a un battaglione nella Grande Guerra. Per commemorare gli oltre seicento Caduti nella battaglia dei Solaroli e il restante migliaio di Valdostani periti durante la guerra, la Sezione di Aosta ha organizzato nell’ultimo fine settimana di ottobre il “Raduno del Battaglione Aosta e della Scuola Militare Alpina”.

    Il programma prevede, nel pomeriggio di venerdì 26 ottobre, un convegno sullo scontro, con relazioni dedicate alla topografia del campo di battaglia, allo sviluppo delle operazioni e alla memoria dell’avvenimento dopo la guerra. Nel pomeriggio di sabato 27 ottobre, per ricordare il rientro del battaglione Aosta dal conflitto, si svolgerà una sfilata dall’Arco d’Augusto sino alla Cattedrale, dove verrà celebrata la Messa. In serata, dalle ore 21, nella centrale piazza Chanoux si esibiranno le fanfare della brigata Taurinense, della Sezione di Aosta e del 27º Bataillon des Chasseurs Alpins. Infine, domenica 28, con ammassamento alle 8,30 e inizio alle 9,30, la grande sfilata nel centro cittadino. Il Presidente sezionale Carlo Bionaz, ha così annunciato l’iniziativa: «Una delle finalità dell’Ana è fare memoria e non potevamo certo passare sotto silenzio il centenario della battaglia che vide il sacrificio del battaglione Aosta.

    Per commemorare degnamente i Caduti e tutti i combattenti valdostani della Grande Guerra desideriamo riunire tutti coloro che hanno servito sotto le bandiere dell’Aosta e della Scuola Militare Alpina: la loro partecipazione alla manifestazione – che auspichiamo numerosissima – costituirà il miglior riconoscimento per il valore e la dedizione dei nostri Padri».

    Alessandro Celi