CARNICA – Zaino a terra per il maggiore Bucco

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    Con i suoi 97 anni compiuti appena due giorni prima di lasciarci, Fioravante Bucco era l’abitante più anziano di Forni di Sopra nelle Dolomiti Friulane. Fioravante nasce a Barcis il 2 febbraio 1921 e trascorre l’infanzia a Forni di Sopra, dove suo padre Domenico comandò la stazione forestale dal 1926 al 1932.

    Trasferitosi con la famiglia a Gorizia, frequenta il liceo scientifico, ottenendo la maturità al Collegio don Bosco di Pordenone; si iscrive poi alla facoltà di Agraria a Firenze. Chiamato alle armi per la leva obbligatoria è assegnato alla Scuola Centrale militare di alpinismo di Aosta.

    Conseguita promozione a sergente è trasferito al btg. Cadore, 7º Alpini dove consegue l’abilitazione al comando di reparto e viene ritenuto idoneo per la scuola ufficiali di Avellino. Nominato sottotenente e viene assegnato al btg. Tolmezzo dell’8º Alpini con il quale, nell’agosto 1942, parte per il fronte russo come comandante di plotone, inquadrato nell’Armir. Nel gennaio del 1943, sorpreso dall’offensiva Russa sul fiume Don, deve abbandonare le postazioni presso Nowo Kalitwa e parte con gli ultimi reparti come retroguardia. Durante la Ritirata viene ferito e verrà decorato con Medaglia di Bronzo. Il 26 gennaio 1943 riesce a sfondare la tremenda sacca di Nikolajewka e dopo varie peripezie rientra in Patria. Dopo l’8 Settembre si arruola nelle forze partigiane autonome della Divisione Osoppo Friuli agli ordini del suo commilitone in Russia Pietro Maset, Medaglia d’Oro.

    Al termine del conflitto riprende gli studi e si laurea in Agraria e nel 1947 entra per concorso nei ruoli del Ministero dell’Agricoltura. Trasferitosi a Udine nel 1956 si occupa di caseifici e zootecnica, passa alla Regione, quando questa si costituisce nel 1963, e regge gli Ispettorati Agrari di Trieste e di Pordenone e finisce la carriera di agronomo come direttore dell’Ersa. Nella sua vita di alpino in congedo non è stato certo con le mani in mano, sempre presente ad ogni cerimonia che ricordava “i suoi alpini”, come li chiamava lui. Nel 1991 ha assunto la carica di Capogruppo di Forni di Sopra per vari mandati e sotto la sua guida il sodalizio ebbe una forte spinta.

    A lui si devono, tra le varie iniziative, l’organizzazione nel febbraio 1997 del 62º Campionato nazionale Ana di sci di fondo, l’ideazione e l’organizzazione della giornata alpina a Malga Tartoi, la realizzazione del Parco delle Rimembranze, dove sono ricordati tutti i Caduti nel secondo conflitto mondiale di tutte le nazionalità: “I Caduti sono tutti uguali” diceva. Da sempre amante delle montagne, fin dagli anni ’70 era ritornato a Forni di Sopra percorrendo le Dolomiti insieme all’amico Manlio Weiss. Ha amato come pochi il suo piccolo paese del quale è stato anche amministratore comunale. Mandi, maggiore.