Ciampi a Moriago, sui luoghi della battaglia

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    Il 3 novembre, una splendida giornata di sole ha fatto da cornice alla visita del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi ai luoghi della memoria della Grande Guerra, prima di raggiungere Redipuglia e Trieste.
    Il presidente della Repubblica, accompagnato dal ministro della Difesa Antonio Martino, salutato da una grande folla è arrivato all’Isola dei Morti, dove ha deposto una corona presso il cippo in ricordo dei ragazzi del ’99 e degli Arditi che proprio in quel punto iniziarono la controffensiva che portò a Vittorio Veneto e quindi a Trento e Trieste. Quel grave del Piave, divenuto area monumentale, ricorda tante vite spezzate sul cammino dell’unità d’Italia.

    Siamo su un suolo sacro alla Patria ha esordito il capo dello Stato . Il tempo non ha consumato l'emozione, non ha affievolito i sentimenti dei nostri cuori. Sentiamo dentro di noi il dovere della memoria. Avvertiamo la riconoscenza per i milioni di soldati e di uomini, che qui, su questa linea di ultima resistenza, dissero per sempre che l'Italia voleva esistere come Nazione .

    Ho voluto essere qui, a Isola dei Morti, a Nervesa e a Moriago ha proseguito Ciampi perché questi luoghi ci ricordano l'inizio silenzioso dell'offensiva della Vittoria, la sera del 26 ottobre 1918, ma anche la gloriosa resistenza nel solstizio 1918, quando la linea del Piave era stata in più punti sfondata . Per noi il 4 novembre è il giorno della Vittoria che riportò all'Italia Trento e Trieste, rendendo compiuti il Risorgimento e l'indipendenza nazionale. Come disse il presidente Saragat il 4 novembre 1968, celebrandone il 50º anniversario: L'autentico significato di quella vittoria non fu tanto di dare Trento e Trieste all'Italia, quanto piuttosto di dare l'Italia a Trento e Trieste .

    Pochi giorni fa ha concluso Ciampi abbiamo firmato a Roma una Costituzione che unisce indissolubilmente 25 nazioni, un tempo nemiche. Questa Costituzione è il frutto della volontà di nazioni che nei secoli si sono formate, ciascuna, come comunità di valori e di storia, e che, insieme, hanno saputo creare un'area di democrazia e di solidarietà sociale fondata su radici comuni: l'Unione europea. Fortificati da questa più larga cittadinanza, continuiamo a o­norare i nostri Caduti, gli eroi del Piave, i ragazzi del 1899. o­noriamo con loro tutti i Caduti della Grande Guerra. Viva l'Italia!

    Ciampi ha quindi insignito di Medaglia d’Oro al Valor Civile il Comune di Moriago della Battaglia, per o­norare quei 161 morti fra la popolazione civile che patì sofferenze d’ogni genere in quei tragici giorni. E ha decorato con medaglia di Bronzo Cirillo Morgan, invalido ed unico superstite d’una famiglia sepolta sotto le macerie della casa crollata sotto il fuoco dell’artiglieria nemica, che distrusse gran parte del paese.
    Sulla parete Sud della sede municipale una meridiana ricorda i drammatici eventi che caratterizzarono la storia di questo Comune e la capacità dei moriaghesi di sollevarsi e ricostruire con grande forza d’animo la propria comunità.

    Michelangelo Ferracin