Che gioia!

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    Caro direttore, ad Aprica, dove ero per i campionati nazionali di slalom, mi ha avvicinato un alpino con il nipotino, tutti e due rigorosamente con cappello alpino, e mi ha chiesto se poteva farmi vedere una foto. Era la foto di una pagina del diario del nipote, seconda elementare, dove c’era una nota della sua maestra che ti riporto: “Comunico che oggi nelle ore di matematica Pietro ha cantato tutto il tempo le canzoni degli alpini marciando per la classe”. Il nonno era orgoglioso ovviamente, i genitori non lo so, ma sicuramente noi abbiamo un altro motivo per credere che anche domani non mancheranno gli alpini e per noi il futuro associativo!

    Federico di Marzo, vice Presidente nazionale Ana

    Questa lettera mi ha messo una gioia indescrivibile. Mi ha messo voglia di far cassino, come diceva papa Francesco, prima che qualcuno lo richiamasse. L’innocenza ha un linguaggio potente. Se ne facciano una ragione le insegnanti.